I primi quattro episodi di Disclaimer, la nuova serie diretta da Alfonso Cuarón, sono un tuffo in un mondo carico di tensione, dove ogni dettaglio è studiato per tenerci incollati allo schermo. Con un cast stellare e una regia raffinata, la serie si inserisce tra i migliori prodotti di Apple TV+, promettendo un’esperienza avvincente e inquietante.
La storia ruota attorno a Catherine Ravenscroft, interpretata da una magnifica Cate Blanchett, un’acclamata giornalista che ha costruito la sua carriera smascherando segreti e ingiustizie. Il tema centrale è l’ipocrisia: Catherine, sempre pronta a rivelare le malefatte altrui, si trova improvvisamente dall’altra parte della barricata quando scopre un romanzo che la descrive come la protagonista di un evento terribile accaduto anni prima. Questo evento, che ha sempre cercato di nascondere, torna a tormentarla e minaccia di distruggere la sua vita e i suoi rapporti con il marito Robert e il figlio Nicholas.
Lo spunto narrativo non è particolarmente originale – niente di più di un intrigo sentimentale. Tuttavia l’enorme capacità di Cuarón di intrecciare storyline apparentemente distanti rende la visione avvincente. Le trame, infatti, si avvicinano gradualmente, generando una tensione quasi palpabile. Nonostante questa abilità narrativa, la storyline ambientata nel passato, quella che esplora l’inizio dell’intrigo sentimentale, risulta la meno convincente, poiché soffre di dialoghi un po’ melensi e di uno sviluppo prevedibile. La giovane Catherine, in particolare, è ritratta come una figura femminile banale, priva della complessità che caratterizza il resto dei personaggi.
Nonostante questo, l’intero cast offre performance straordinarie. Oltre a Blanchett, Sacha Baron Cohen interpreta con grande carisma il ruolo di un marito e padre in crisi, mentre i giovani Louis Partridge e Kodi Smit-McPhee portano in scena l’intimità di un amore adolescenziale con tutte le sue tensioni e fragilità. La complessità dei personaggi emerge episodio dopo episodio, rendendo ogni relazione più sfaccettata e drammatica.
Uno degli elementi tecnici più riusciti della serie è la fotografia di Emmanuel Lubezki. Il suo lavoro conferisce un’estetica distintiva a ciascuna storyline, osando con soluzioni visive che non temono la saturazione e che aggiungono ulteriori livelli di significato alle diverse fasi della narrazione. La colonna sonora, ben dosata, entra nei momenti giusti, amplificando l’intensità emotiva delle scene più sensuali.
Nonostante qualche perdita di mordente nel quarto episodio, Disclaimer rimane una serie solida e coinvolgente. Le prime tre ore scorrono velocemente e, sebbene la trama non sia rivoluzionaria, la maestria di Cuarón nel tenere alta la tensione e l’eccellente performance del cast ne fanno un appuntamento imperdibile per chi ama addentrarsi nelle zone più oscure dell’animo umano.
L’appuntamento è per l’11 ottobre su Apple TV+.

Aggiornamento dopo la visione degli episodi 5, 6 e 7 – CONTIENE SPOILER
“Niente di più di un intrigo sentimentale“, così definivo lo spunto narrativo di Disclaimer nella recensione precedente. Ma, come spesso accade, lo spunto è solo un punto di partenza, mentre la realtà che si svela è ben più complessa. I fatti, quelli veri, sono spesso più sfuggenti di quanto vorremmo ammettere e, prima di affrettarci a giudicare, dovremmo fermarci e chiederci: ciò che vediamo è davvero ciò che è?
Nel mondo di Disclaimer questa domanda risuona forte. La serie non è solo una storia di segreti e tradimenti, ma anche un riflesso del nostro modo di interpretare la realtà, troppo spesso influenzato da pregiudizi radicati e da uno sguardo patriarcale che, con astuzia, si insinua silenzioso fino a manifestarsi, facendoci complici delle sue dinamiche.
Altro che “niente di più di un intrigo sentimentale”, quindi. L’essenziale, come si suol dire, è invisibile agli occhi. E quando finalmente emerge ci rendiamo conto che è troppo tardi per non riconoscere come, ancora una volta, si siano ripetuti gli stessi, sfiancanti errori da maschi.
Recensione di Stefano Cazzaro