A distanza di 20 anni dal mio primo router (con IP dinamico, ah i cari vecchi tempi di Megavideo), mi sono ritrovata a riflettere su come il mio consumo di prodotti di intrattenimento sia cambiato, e di come adesso il 50% di quello che guardo consista in videogiochi giocati da altre persone.
O meglio, nello specifico: videogiochi horror giocati da altre persone.
Ma perché? Cos’è che mi attira tanto di questa cosa? Cos’è che attira milioni di persone nel fare lo stesso?
A livello teorico ero a conoscenza dell’esistenza dell’universo videoludico, ma siccome i miei cugini avevano in casa solo PES e FIFA, avevo deciso che no, i videogames on erano una cosa per me e i miei interessi risiedevano altrove. E non avrei potuto sbagliarmi di più.
Sin da quando ho memoria sono stata un’avida consumatrice di film e telefilm, ho passato la mia infanzia fino ai 14 anni a guardare ore e ore di tv ogni giorno, scovando le cose più impensate su canali secondari e consumando tutte le videocassette che avevo in casa.
Perché l’impressione che ho è esattamente questa: seguo il mio Youtuber preferito (shoutout to CJUGames) e aspetto religiosamente l’uscita del prossimo gameplay incentrato sul videogioco a cui sta giocando, esattamente come aspetto religiosamente che Netflix concluda le riprese di Stranger Things o esattamente come aspettavo che in tv trasmettessero il prossimo episodio di Digimon o Naruto.
A questo punto vi chiederete “ma allora hai iniziato a giocare anche tu ai videogiochi horror che segui, giusto?”. Beh, la risposta è no, e il bello è proprio questo: non sono una giocatrice (a parte una parentesi con giochi MMORPG), ma so molto di videogiochi.
Un esempio su tutti? L’essermi appassionata tantissimo ai puzzle punta e clicca pur non avendoci mai giocato nemmeno cinque minuti in vita mia.
I motivi sono principalmente due: non ho mai avuto un pc sufficientemente potente per poter giocare e, beh, perché mi piace “partecipare” ad un gioco senza doverci effettivamente giocare e poter seguire così la trama esattamente come farei con un telefilm.
E non sono affatto l’unica: esistono intere comunità di fan (giocatori e non) che seguono Youtuber, condividendo suggerimenti, altri giochi simili, altre personalità del settore da seguire. C’è unə Youtuber per ogni gusto, c’è chi urla quando si spaventa, quello con la parlantina fin troppo sciolta, e c’è invece chi preferisce giocare senza commentare.
Personalmente, sono una consumatrice molto “umorale”, e quello che mi prende è un mix della trama del gioco, le dinamiche e la personalità dellə Youtuber che lo gioca. Durante la pandemia questo mondo mi ha aiutata e coinvolta tantissimo, tenendomi compagnia e facendomi scoprire opere di cui vagamente sapevo l’esistenza, come Little Misfortune, Franbow, Layers of Fear, True Fear: Forsaken Souls e molte, moltissimi altre.
A fine giornata mi preparo un té caldo, mi sdraio comoda e scelgo il video da guardare, pronta a farmi coinvolgere in una storia spesso più accattivante di molte serie tv o film, in compagnia di una persona che, dopo anni, è diventata quasi un’amica da ritrovare ogni giorno.
A me fa stare benissimo, ed è una sensazione che tutti meriterebbero di provare.