7 momenti in cui ho creduto che la Destiel stesse per diventare concretamente canon… prima che gli autori di Supernatural decidessero ancora una volta di fare marcia indietro.
Due premesse:
1) Il seguente articolo conterrà spoiler sulle 25.402 stagioni di Supernatural. Se le avete già viste o comunque non avete intenzione di passare i prossimi 2 anni a recuperarle, potete proseguire nella lettura.
2) Breve spiegazione sul termine ship, che userò spesso (saltuariamente alternandolo con “pairing”, medesimo significato): indica una coppia di personaggi (in questo caso entrambi maschili) in cui i fan vedono le potenzialità per una relazione amorosa e/o sessuale e la sostengono con fanart create appositamente o discussioni online che ne evidenziano le dinamiche, ecc. ecc. Un fan che sostiene una ship è chiamato “shipper”. More info sulla versione da fanfiction in questo video.
Ed ora… a noi.
Questa è una triste storia, ma non possiamo permettere che cada nell’oblio, come avvenuto con il gusto Puffo, L’Isola di Fuoco, le musicassette e il Crystal Ball. I posteri dovranno conoscere ciò che è stato e che molti di noi sono stati costretti a subire per colpa di mefistofelici autori di serie TV.
La nostra storia inizia quasi dieci anni fa e ha per protagonisti un cacciatore di mostri, un angelo e una giovane ragazza. Una ragazza che, se solo avesse capito per tempo, avrebbe spento subito quello schermo e sarebbe tornata ai suoi libri, ai suoi esami e alle caramelle gommose alla fragola, dimenticando ciò che i suoi occhi avevano iniziato a vedere.
Ma la ragazza era troppo ingenua e troppo romantica per non farsi coinvolgere nel lento svilupparsi della relazione fra questo cacciatore, affetto da machismo e con un’attrazione ossessiva/compulsiva verso il sacrificio, e quest’angelo dagli occhi blu, l’espressione da cucciolo e il destino infelice. La ragazza, nel pieno dell’innocenza della gioventù, era ancora animata da fiducia verso coloro che narravano le vicende di questa coppia ed era convinta che, comunque fossero andate le cose, alla fine i due se ne sarebbero andati assieme verso il tramonto, come Butch e Sundance Starsky e Hutch.
E chissà, probabilmente sarà anche così prima o poi… Ma se mai accadrà, qualcuno prenda nota adesso (e un giorno lo ricordi al mondo!) che ci sono voluti dieci anni di #maiunagioia, 120 mesi di meta, fanfictions e fanart, 2 convention costose ed infiniti rewatch per arrivarci.
Se non è devozione questa…
La dura vita di una Destiel shipper
Stiamo ovviamente parlando, ormai l’avrete capito, di Dean Winchester e Castiel, “angel of the Lord”, due dei tre protagonisti di Supernatural, di cui lo scorso maggio si è conclusa la 12esima stagione (12esima stagione. Ripetiamolo assieme ad alta voce un paio di volte per crederci meglio).
Il termine Destiel che definisce la loro ship è ormai di pubblico dominio anche fra quanti non hanno mai seguito questo telefilm. Non solamente rimane ad oggi, su social come Tumblr, una delle tag più ricercate (ne parlavamo anche in questo articolo), ma negli anni la Destiel ha toccato un pubblico più vasto (e non di soli fan di Supernatural) con, ad esempio, la vittoria al Teen Choice Award 2015 per coppia con la miglior chimica o la vittoria di Jensen Ackles (Dean) ai People Choice Award 2016, il cui video di ringraziamento vede la presenza proprio della co-star angelica Misha Collins.
Ma oggi non vogliamo raccontarvi la storia di questo fandom: c’è un’intera pagina di Supernatural Wiki dedicata ad esso d’altronde, e vere e proprie pubblicazioni scientifiche che citano la Destiel, come il famoso “Supernatural” della collana “Fan Phenomena” a cura di Lynn Zubernis e Katherine Larsen (su Amazon).
Non vogliamo in effetti neanche raccontarvi le scene migliori che hanno rafforzato questo pairing (anche se, per forza di cose, le classifiche un po’ potrebbero sormontarsi).
Quello che vogliamo raccontarvi è qualcosa in un certo senso più universale, perché riguarda quel sentimento di speranza infranta che lega tutte quelle shipper che nella vita sono state tradite dagli autori e dalle reti in cui riponevano fiducia.
E vi vedo. Siete molte.
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7 momenti in cui ho pensato “La destiel sta per diventare canon!!!”… ma poi gli autori hanno cambiato idea.
Ebbene sì. Non parliamo di semplici fantasie (per qualcuno là fuori lo sono, lo so bene, ma datemi il beneficio del dubbio, siamo in tante a crederci), né dei classici momenti da shipper “oh, come si guardano a lungo negli occhi, si amano sicuramente” (riflessione che io faccio costantemente, fra l’altro).
Faccio invece riferimento a momenti molto specifici e anche molto rari, ma che sono certa anche voi avrete vissuto esattamente in queste forme per almeno una delle vostre ship, indipendentemente dal fandom a cui pensate: state guardando l’episodio ed improvvisamente… quella scena. Vi immobilizzate. Una parte del vostro cervello, volente o nolente, inizia a dire “Aspetta… ma… sta per succedere davvero?!”…
Vi trovate a trattenere il fiato per un secondo.
Dentro di voi sapete che non succederà nulla… ma non potete non chiedervelo lo stesso… “E se? …E se stavolta…?”
…Poi rimanete invariabilmente delusi, ma non è colpa vostra. Siamo fatti per sperare, anche in questi ambiti di lieve importanza.
Supernatural è stato, sotto molti aspetti, somma massima di questo fenomeno e per celebrare (…?) l’inizio della tredicesima serie, al via stasera e in cui, invariabilmente, mi ritrovo di nuovo a riporre la speranza, voglio condividere con voi 7 di questi momenti. Certo ce ne sono stati di molto più significativi per la Destiel; ma queste sono alcune scene in cui a me, per un meraviglioso eterno attimo, non solo tutto è sembrato possibile… ma anche che potesse letteralmente avvenire da un momento all’altro.
Hunter Heroici, Stagione 8 episodio 8
Scena: Dean e Cas, soli in una stanza d’albergo. Castiel, disperato per le conseguenze delle sue stesse azioni, alza la voce contro Dean e questo, invece di rispondergli, lo guarda silenzioso, poi si alza e si avvicina a lui (seduto sul letto), dicendogli la frase che Dean Winchester non ha mai pronunciato una volta in vita sua: “Talk to me”.
Perchè questo momento: quando ho visto per la prima volta Dean alzarsi per andare da Castiel, ho percepito nell’etere intorno a me il silenzio sconvolto di mille shipper che, davanti ad un Dean che reagisce in un modo assolutamente inaspettato e improbabile, si sono chieste ad un’unica voce: cosa diavolo sta succedendo??? Proof: here.
Trial and error, Season 8 episodio 14
Scena: una delle vittime di un crossroad demon che i Winchester stanno cercando di aiutare cerca di sedurre Dean, nell’ultima notte che le rimane da vivere. Lui rifiuta con un sofferente “I can’t” e se ne va cercando ironicamente (ma fallendo dentro) di giustificare il suo comportamento.
Perchè questo momento: la principale reazione dei fan a questa scena è stata sorpresa, perchè il nostro amato Dean Winchester si è costruito in 7 stagioni la fama di un uomo che mai rinuncerebbe ad un’occasione del genere, consensuale e inaspettata, soprattutto quando coinvolge una donna così bella. Perchè rifiuta? Cosa intende con “I can’t”? I fan danno varie risposte, ma quella che è circolata di più è stata che non può perchè ama già qualcuno e se ne sta rendendo conto solo ora. Personalmente, sono ancora convinta che questi fossero gli esatti pensieri che attraversavano la sua mente in quel momento.
Goodbye Stranger, Stagione 8 episodio 17
Scena: Castiel è sotto il controllo mentale di Naomi, un potente angelo che vuole costringerlo a recuperare un sacro oggetto anche a costo di uccidere Dean Winchester. E mentre nelle simulazioni da lei organizzate, Castiel riesce ad assassinare l’amico centinaia di volte, quando si trova davanti il vero Dean Winchester qualcos’altro entra in campo e ferma la sua mano. NB: Interessante notare che nel copione originario dell’episodio Dean fermava Cas con un “I love you” ben piazzato, invece dell’ “I need you” che gli vediamo usare, ma gli autori l’hanno ritenuto troppo diretto.
Perchè questo momento: fermo la tua mano con la forza del mio amore? Questo è concretamente avvenuto. Ma per un momento, quando Dean inizia il suo discorso, siamo stati tutti sicuri che l’avrebbe concluso con una dichiarazione d’amore. A dire il vero, come dimostra questo post, ne eravamo convinti molto tempo prima che questa scena andasse effettivamente in onda. La cosa divertente è che l’I Love You c’era davvero da copione, quindi…
Heaven Can’t Wait, Stagione 9 episodio 6
Scena: Dean accompagna Cas al primo appuntamento con una collega di lavoro. … E mentre Cas sta per scendere dall’auto, tutto agitato per l’incontro, Dean lo ferma con un “Cas, wait, I can’t let you do this”…
Perchè questo momento: “Non posso lasciartelo fare”… una delle migliori opening che si trovano nei film per mostrare l’amico della protagonista che finalmente rivela i suoi veri sentimenti alla ragazza che sta per sfuggirgli dalle mani. Forse fra tutti il momento in cui abbiamo sperato di più.
Paint it black, Stagione 10 episodio 16
Scena: Dean, per scoprire qualcosa di più su un caso, sta improvvisando una confessione con un sacerdote. Ad un certo punto la confessione diventa qualcosa di più di una messa in scena, però, e Dean si apre al prete, dicendo di non essere pronto a morire e parlando delle persone e dei sentimenti nuovi che vorrebbe esplorare… forse per la prima volta nella sua vita.
Perchè questo momento: persone? sentimenti nuovi? Ma di cosa stiamo parlando , Dean? Il discorso sta in piedi ancora di più se lo riferiamo ad una storia d’amore (e così lo legge anche il sacerdote, a cui Dean ha appena confessato l’esistenza di un’inventata relazione amorosa con una fantomatica donna inesistente) ma, come sappiamo, in questo momento della serie il cacciatore non ha interesse per alcuna ragazza e l’unica persona, oltre a Sam, con cui ha un rapporto serio è Castiel. Inevitabile, dunque, che i fan si ritrovino a pensare che Dean stia in quel momento rivelando ad alta voce e per la prima volta un amore inconfessabile per l’amico.
The Bad Seed, Stagione 11 episodio 3
Scena: Cas è sotto il controllo di un potente incantesimo che lo ha trasformato in una creatura feroce. Dean riesce ad impedirgli di uccidere una ragazza, poi lo combatte cercando di farlo tornare in sè (situazione familiare…) ed infine la strega Rowena, responsabile dell’incantesimo, lo interrompe, lasciando che Castiel ritorni ad essere se stesso.
Perchè questo momento: per quello che gli anglofoni chiamano “face grabbing”… Il momento in cui Dean, preoccupato che Cas sia morto, lo afferra per il volto, guardandolo negli occhi: attimi che hanno fatto davvero sperare che qualcosa di più stesse finalmente per accadere, perchè Dean non è una persona particolarmente tattile… e la sua disperazione è tangibile.
Alpha and Omega, Stagione 11 episodio 23
Scena: Dean chiede a Cas di accompagnarlo in un viaggio in macchina. Siamo agli sgoccioli di una nuova apocalisse e mentre viaggiano Dean finalmente cerca di spiegare a Castiel il ruolo che l’angelo occupa nella sua vita (e, aggiungiamo, nel suo cuore).
Perchè questo momento: se Castiel fosse stato una donna, qui ci sarebbe stata la confessione d’amore (cit. last night on earth). Il fatto è che siamo alla fine della stagione e già che Dean chieda a Cas, palesemente con una scusa, di passare un po’ di tempo da soli ha messo le fan nel mood giusto. E’ chiaro, infatti, che vuole parlare con lui prima che sia tardi e quando lo fa, sfidando tutto il suo odio per i “chick flick moments”, tutte abbiamo creduto che fosse fatta. …Persino Castiel ha creduto che fosse fatta. “But you’re always there”, inizia… E invece Dean (e gli autori) “tirano i remi in barca” con una delle frasi più amate e odiate dalle shipper: “You’re our brother”. Anche in questo Castiel supporta la nostra disperazione: basta osservare la sua reazione.
Le scene citate sono solamente alcune e a dire il vero avremmo potuto parlare dell’intera ottava stagione, in questo articolo. Un’ottava stagione che nel complesso può essere davvero considerata l’emblema del “ti do speranza, solo per strappartela via in modo incoerente”.
Chi è stato presente agli eventi, può testimoniare a mio favore.
Ora, al giro di boa, con una tredicesima stagione che inizia con le migliori aspettative dopo la tragica conclusione della 12esima, riprendiamo questo nostro cammino sulla strada impervia dello shipping confidando che l’escamotage delle realtà alternative per lo meno ci permetta di trovarne una in cui le cose siano andate come volevamo noi. O per lo meno una in cui le shipper del mondo abbiano unito le forze, preso possesso dei mezzi di comunicazione e di produzione e abbiano creato la loro serie ideale. Che, ad intuito, credo potrebbe assomigliare più o meno a quel gratificante capolavoro che è Black Sails.
Arrivederci fra 23 episodi.