**SPOILERS** Voci di corridoio si erano già diffuse nei giorni scorsi ed oggi è arrivata la conferma: Steve Rogers è Hydra… e il mondo è un posto orribile ç___ç

Pensavate che la scoperta del trattamento che il giovane James Potter riserva a Severus Snape fosse un colpo di scena. Credavate che nulla nella vita vi avrebbe mai sorpreso più del finale dei “I soliti sospetti”. Eravate convinti che con l’ultimo episodio di Twin Peaks la vostra vita avesse perso ogni speranza.

Ebbene, quanto è stato rivelato oggi ai fan dei fumetti Marvel è ben più scioccante, ben più inquietante, ben più mindblowing di qualunque cosa abbiate sperimentato negli ultimi anni.

E’ ufficiale: Steve Rogers – il nostro amico Dorito, l’uomo per cui il mondo si è unito nel tentativo di trovargli un fidanzato – è un seguace dell’Hydra, l’organizzazione contro cui, apparentemente, ha combattuto tutta la vita.

Sarà sincera: non ho una conoscenza ferrea di comics. Le mie nozioni riguardano per lo più le scene fra Tony e Steve (Superhusbands 5ever), quindi al momento attuale – un momento che durerà ben poco a questo punto: la fumetteria vicino a casa vedrà presto la mia faccia – non so dirvi come si è arrivati a tutto ciò.

Certo è che nella scena che chiude Captain America: Steve Rogers” #1, come spiegato da numerosi articoli, fra cui citiamo, per conoscenza, quello di Comic Book Resources, il Capitano, con un’azione e una frase, cambia ogni cosa che abbiamo sempre pensato di sapere su di lui.

“Captain America: Steve Rogers” #1 di Jesus Saiz

Hail Hydra, disse Capt. Rogers

…Non un clone. Non un fantasma del Natale passato o futuro. Ma proprio il vero Steve Rogers che tutti conosciamo:

“[T]he one thing we can say unequivocally is: This is not a clone, not an imposter, not mind control, not someone else acting through Steve. This really is Steve Rogers, Captain America himself.”

 

“Questo è ciò che possiamo dire per certo: non si tratta di un clone, di un impostore, controllo della mente nè è qualcun altro che agisce attraverso Steve. Questo è proprio Steve Rogers, il vero Captain America” (Nick Spencer ad Enterteinment Weekly)

… e il fandom?

Se non fosse che i film Marvel seguono una linea in parte diversa da quella dei fumetti, il panico avrebbe raggiunto livelli che neanche Dean in fuga con Amara verso il tramonto dopo aver ucciso Sam a colpi di phon potrebbe generare (ndr. vedremo cosa succederà nell’episodio di Supernatural di domani, ma speriamo davvero che almeno questo non accada).

(Evidenziamo in velocità, con una nota un po’ più seria che sono in molti a lamentare la mancanza di rispetto che una tale decisione mostra nei confronti degli autori originari di Capitan America, ebrei e ideatori di questo personaggio perchè diventasse simbolo di libertà e giustizia per gli ultimi del mondo).

La cosa ironica di tutto ciò, comunque, è che tale plot twist viene confermato il giorno successivo a quello in cui la tag #GiveCaptainAmericaABoyfriend ha spopolato su Twitter e invaso i social network. 

Dopo l’amore, la guerra.

Ed era dunque inevitabile che le polemiche principali connettessero questi due elementi.

http://wintersoldirwin.tumblr.com/post/144912603867/steve-cant-be-gay-think-of-the-children-lets

Nonostante tutto, in ciò – notiamo – c’è almeno una conseguenza bellissima.

Avete presente le ship war? Quelle discussioni fra sostenitori di ship (=coppie) diverse che riguardano tutti i fandom ma che, con la venuta dell’ultimo film Marvel, hanno dato al termine “Civil War” un nuovo temibile significato (chiudete una fan Stucky e una Stony in una stanza chiusa e vedrete cosa succede…)?

Di fronte a questa rivelazione, ogni nervovismo e agitazione interna si è improvvisamente placata perchè, si sa, nulla è più efficace per creare amici che identificare un nemico comune. E il nemico comune, in questo caso, è proprio la Marvel.

Siamo con voi, fratelli di fandom, in questo giorno buio.

Anche se Rogers probabilmente non lo è più (…questa era cattiva, però).

By Agnese

Link alla scena del misfatto, offerto ai coraggiosi fra voi (fa male dentro, vi avvisiamo): qui.