Il sei novembre, a pochi giorni dalle première che l’hanno portato per la prima volta nelle sale, esce Interstellar, nuovo film di Christopher Nolan.

Per chi si considera suo fan, l’agitazione mediatica attorno a questa nuova pellicola non sarà una sorpresa: maestro dei colpi di scena, delle illusioni, di visioni contorte e di finali indimenticabili, Nolan sorprende e confonde dai tempi di Following, suo primo splendido film che troppo in pochi hanno visto e di cui consigliamo il recupero. Se ci avete seguito su Twitter nel corso di ottobre, poi, avrete visto che la nostra rubrica #FandomDelMese è stata proprio dedicata a farvi scoprire un po’ meglio l’universo di questo regista e le sue creazioni, in preparazione a quanto ci attende venerdì.

Per chi invece non sa o non è entusiasta almeno la metà di quello che siamo noi al prospetto di questa nuova pellicola, vi offriamo quelli che sono i cinque motivi principali per cui Interstellar è la cosa che, come fans, stiamo attendendo con più ansia da mesi. E sono cinque cose che chiamano in causa varie tipologie di fandom, non solamente quella legata alla fantascienza più conosciuta.

Ma visto che ci siamo, iniziamo proprio da questa.

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“Spazio… Ultima frontiera”: Interstellar per i fan di Star Trek, Star Wars e science fiction in generale

     

(fonte gif)

Interstellar è il primo film di Nolan ambientato (in parte, almeno) nello spazio. Dopo Gravity, che ha raggiunto l’apice e dato la possibilità a chi ha sempre sognato di fare l’astronauta di sperimentare in prima persona cosa voglia dire volteggiare in quel territorio nero e silenzioso (se non l’avete visto al cinema in 3D, ci spiace per voi), Interstellar torna a parlare di cosa succede e di cosa si trova lassù… e conoscendo le capacità visionarie di Nolan (Inception anyone?) non abbiamo dubbi che la realtà che presenterà ai nostri occhi toglierà il respiro. Soprattutto se consideriamo questa sua dichiarazione:

“It’s almost like a mirror image of Inception. It expands out the way Inception contracts inwards”. (C. Nolan per Empire Magazine)

[E’ quasi come un’immagine allo specchio di Inception. Si espande all’esterno, là dove Inception si contraeva in se stesso]

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“I’ll see you in another life, brother”: Interstellar per i fan dei telefilm alla LOST e alla Fringe… e per chi ha atteso l’uscita di Looper con la stessa bramosia con cui si aspetta la prima tazza di caffè della giornata

Il secondo punto si ricollega al primo, perché sempre di fantascienza si parla, ma di quello che è, a nostro parere, il suo aspetto migliore: le realtà parallele e i viaggi nel tempo. E lo fa trattando la cosa più affascinante e misteriosa che abbia a che fare con lo spazio: il wormhole, conosciuto anche con il nome (che, se avete visto Thor, vi risulterà familiare…) di Ponte di Einstein-Rosen.

La sceneggiatura di Interstellar si basa infatti sulle teorie di Kip Thorne, fisico teorico statunitense, specializzato in fisica della gravitazione e astrofisica, nonché uno dei maggiori esperti mondiali di relatività generale (fonte).

“If you were an ant and you lived on the surface of the apple, there could be two routes to get from one side of the apple to the other. One is around the outside, on the surface, which we can think of as being like our universe’s gently warped space; the other is down the wormhole” (K. Thorne per Discover Magazine)

[Se fossi una formica e vivessi sulla superficie di una mela, potrebbero esserci due strade per andare da un lato all’altro. Una sarebbe passando per l’esterno, sulla superficie, che possiamo immaginare come il nostro universo; l’altra sarebbe giù, attraverso il wormhole]

Certo non ci aspettiamo di vedere né vogliamo un trattato scientifico perfettamente credibile… ma ci emoziona pensare che il film possa darci almeno un’illusione di esso.

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“Alright, alright, alright”: Interstellar per i fan di True Detective, di Killer Joe e del concetto “Non snobberò mai più un attore perché fa commedie romantiche con Jennifer Lopez”

Matthew McConaughey. Fanheart dedicherà un articolo a quest’uomo, perché non farlo vorrebbe dire perdersi l’evento storico e culturale che più di tutti, negli ultimi anni, ha segnato le vite dei cinefili del mondo: non parliamo dell’uscita di True Detective (per quanto anche questo…), ma dell’8 e 9 settembre 2011, date storiche in cui chi era felicemente riunito al Lido di Venezia per la prima di Killer Joe si è illuminato d’immenso di fronte ad una coscia di pollo e ad un cowboy in completo nero.

Matthew McConaughey, in Interstellar, a quasi vent’anni da Contact, ritorna nello spazio ed è per la prima volta, dopo gli ultimi successi cinematografici e televisivi che ne hanno rivoluzionato la carriera, alle prese con un blockbuster di quelli seri, in cui fa da protagonista assoluto.

Le voci delle persone che hanno potuto vedere il film in anteprima inneggiano alla sua bravura. Noi crediamo che già queste gif tratte dal trailer rappresentino un buon motivo per correre in sala il momento stesso di inizio programmazione.

 

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“The shape of things to come”: Interstellar per i fan dei film DC… forse.

Ahimè, la cosa risulta ancora incerta, ma voci di corridoio informano che nei trailer che andranno in onda prima della proiezione di Interstellar ci sarà la (remota?)  possibilità di trovare quello di Batman Vs Superman. Mancano ancora due anni al film, ma dopo l’uscita del trailer di Avengers: Age of Ultron, accompagnato dalle inquietanti note di Pinocchio, la DC deve giocare tutte le sue carte per restare al passo: proiettare il trailer in tempi così anticipati potrebbe essere dunque una buona mossa. E quale momento migliore per mandarlo in onda di questo? Interstellar non è solo un film attesissimo che in molti andranno a vedere… ma è anche un film di Nolan, regista della saga che ha dato nuova vita ad un personaggio DC che da lunghi anni era ormai diventato una macchietta. Accadrà? Non accadrà? Non possiamo dirlo per certo, ma un po’ ci speriamo.

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“If you don’t love, your life will pass by”: Interstellar per i fan di In the flesh, per chi ha capito The Tree of Life di Malick e per chi ha pianto con il finale di Armageddon

Concludiamo questo articolo lasciandovi con il quinto motivo, che si ricollega a quello che è forse il trailer più bello uscito finora di Interstellar. I fan di In The Flesh riconosceranno le parole pronunciate da Michael Caine nel finale, ma ogni citazione di questi due minuti merita un premio in poesia e intensità… Speriamo dunque che tutto ciò prometta bene riguardo le tematiche sottostanti agli aspetti più fantascientifici della pellicola, mostrandoci un’umanità che ci faccia venir voglia ancora di più di lottare per essa. Non è forse l’aspetto migliore dei film apocalittici?

Nolan, si sa, è bravo con la psicologia e con la disperazione.

C’è da vedere, ora, se ne uscirà vincente anche con gli altri sentimenti.

Buona visione!

 

Do not go gentle into that good night,

Old age should burn and rave at close of day;

Rage, rage against the dying of the light.

– Dylan Thomas


 

Articolo by Agnese. Si ringraziano parenti, amici ed animali di peluche per aver sopportato in questi mesi la sua esaltazione per l’uscita della presente pellicola.


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011