Sogni mai di poter vivere una serie tv, facendo scelte diverse da quelle che compiono i protagonisti e scoprendo altri finali? Questo è Life is Strange.

Life is Strange: di cosa si tratta?

Life is Strange è il popolare videogioco (più precisamente, avventura grafica a episodi) sviluppato dalla Dontnod Entertainment, pubblicato dalla Square Enix e uscito nel gennaio 2015 (sono stati rilasciati tutti e 5 gli episodi di cui è composto).

E’ da poco disponibile anche Life is Strange: Before the Storm, un prequel, anch’esso a episodi, di cui ne troviamo 2 già fuori, e sono già iniziati i lavori per Life is Strange 2.

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Una delle tante foto che Max scatta nel corso del gioco    Fonte

A metà tra giallo, thriller e urban fantasy, Life is Strange è incentrato sulla vita e le scelte della protagonista, Maxine Caulfield (per gli amici Max), diciottenne studentessa della prestigiosa Blackwell Academy, ad Arcadia Bay, Oregon.

La scuola è scossa dalla sparizione della studentessa Rachel Amber, mistero che, assieme ad altri interrogativi, permea tutta la trama del gioco.

La giovane Max è un’aspirante fotografa, sempre alla ricerca dello scatto perfetto, molto timida e dolce e, diciamocelo, un po’ (molto) ficcanas curiosa.

Un giorno come tanti, Max assiste, non vista, all’omicidio della sua migliore amica d’infanzia, Chloe, freddata da un colpo di pistola sparato da uno studente di Blackwell. Sconvolta, mentre cerca di intervenire, vede il tempo riavvolgersi come un nastro, per riportarla a qualche minuto prima dell’omicidio.

Ancora turbata, Max riesce ad impedire l’assassinio di Chloe, innescando però una reazione a catena (il famoso butterfly effect, simboleggiato nel gioco, appunto, da una farfalla) che porterà a conseguenze inaspettate.

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Chloe, la migliore amica di Max        Fonte

Da qui il giocatore decide come e quando riavvolgere il tempo, per prendere una strada diversa, rispondere in modo differente e farla franca nelle situazioni più impensabili. La vita e il futuro non solo di Max ma di tutta Arcadia Bay è nelle mani di chi gioca: ogni decisione, anche la più insignificante, ha conseguenze inaspettate…

All’inizio sembra facile: riavvolgo il tempo, vedo come va il gioco con la scelta che ho preso e da lì vedo se proseguire o scegliere un’altra strada. Ma le conseguenze non sono solo a breve termine: una semplice foto scattata può essere cruciale in un futuro molto più lontano. E le scelte non sono spesso né facili né chiare: non esiste bianco e nero, il giocatore sceglie in base alla sua coscienza e al carattere che vuole imprimere a Max, la quale cresce ed evolve (assieme agli altri personaggi) progressivamente nel corso della storia.

Nel bene e nel male, il giocatore sarà chiamato a rispondere di tutte le sue scelte, alla fine…

Perché è un videogioco da fan?

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Un esempio di piccoli riferimenti al fandom… guardate le targhe delle auto parcheggiate!     Fonte

Perché sin dall’inizio si ha la sensazione di essere non tanto in un classico videogame quanto in una serie TV: il primo capitolo è diviso in 5 episodi (chiamati proprio così) con tanto di riassunto all’inizio (alla “nelle puntate precedenti…”) e fenomenale cliffhanger alla fine di ogni capitolo.

La storia stessa si dipana in modo molto omogeneo e permette di approfondire personaggi e situazioni che all’inizio apparivano in un modo e che poi si rivelano totalmente differenti, come nei migliori telefilm.

In più, c’è il fattore scelta: avendo in mano letteralmente le redini della storia, si ha davvero l’impressione di trovarsi in una grande fanfiction, in cui decidiamo cosa far accadere (e a volte subiamo – nostro malgrado – le conseguenze di quello che abbiamo scelto).

I riferimenti ai fandom più comuni abbondano: oltre a evidenti omaggi a Donnie Darko, Twin Peaks, The Twilight Zone, e, più sottili, a Buffy L’Ammazzavampiri, It e X-Files, Max e Warren (soprattutto quest’ultimo, che è un vero geek) sono particolarmente nerd, amanti dei film splatter-demenziali, della saga del Pianeta delle Scimmie e includono riferimenti a Doctor Who, a Sherlock e ai supereroi. Gli omaggi musicali poi si sprecano. Per una lista completa di tutti gli innumerevoli riferimenti fandom nel gioco, vi rimando a questo link (attenzione, ci sono spoiler!).

Le tematiche centrali del gioco

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Una delle tematiche principali è il bullismo.    Fonte

Life is Strange non è un semplice roleplay come tanti, e non solo per la tematica del viaggio nel tempo e l’influenza anche della più piccola scelta: le tematiche che affronta sono molte, tutte importanti e sviluppate benissimo.

Bullismo, armi da fuoco, ecologia, disabilità, LGBT, sono solo alcuni dei temi scottanti che tratta questo gioco, senza risultare didascalico, ma avviluppando il giocatore in un mondo che è chiamato a guardare con occhi nuovi – gli occhi di un’autentica diciottenne, che parla e si comporta proprio come tale – e chiamato a riflettere e decidere.

Il primo episodio di Life is Strange è disponibile gratuitamente su Steam a questo link. Provatelo e diteci cosa ne pensate commentando nel link qui sotto! Lo conoscete già? Qual è la vostra impressione?

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Elena

Collaboratrice, webmaster, addetta marketing, organizzazione eventi. "Do not go gentle into that good night, Old age should burn and rave at close of day; Rage, rage against the dying of the light." - Dylan Thomas