Negli ultimi giorni siamo stati testimoni a più riprese dell’influenza e del potere decisionale che il fandom esercita su produttori e distributori in tutto il mondo. Un esempio che riguarda il nostro paese (a cui però dedicheremo uno spazio specifico nei prossimi giorni), è il successo della petizione promossa dai fan di Star Wars grazie alla quale ora anche in Italia il nuovo capitolo della saga uscirà a Dicembre 2016 (con due giorni d’anticipo rispetto agli USA) e non più a Gennaio come inizialmente deciso dalla distribuzione.

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Autori e produttori televisivi e cinematografici sempre più frequentemente “dribblano” i dati ufficiali di auditel e botteghino, oltre che i media, per rivolgersi direttamente ai fans attraverso i social network. L’inesistente “opinione” dello spettatore occasionale, inaffidabile in quanto per definizione non ha un legame effettivo (e affettivo) con il prodotto che si appresta a consumare, passa progressivamente in secondo piano e la tendenza risulta essere sempre di più quella di cercare una risposta laddove vi è un legame stabile.

Potremmo parlare di “maturità” del cinema, ma soprattutto della televisione, che esce dalla “fase giovanile” in cui lo scopo era gettare la rete in mare aperto per pescare casualmente quanti più pesci possibili, ad una fase più consapevole e mirata a creare rapporti più duraturi e sicuri nel tempo.

Ho dedicato diversi articoli al fenomeno di Supernatural, serie tv della CW ormai giunta alla sua decima stagione, le cui vicende di produzione si mescolano (letteralmente) a quelle del suo fedelissimo e implacabile fandom. Quella tra Supernatural e suoi fans è la storia d’amore che tutti vorremmo vivere, in cui in fondo a nessuno importa come spremi il tubetto del dentifricio o di chi è il turno per portare a spasso il cane, come le coppie che si conoscono da tempo, sappiamo che l’amore è un’altra cosa. È dedizione, pazienza e qualche volta saper lasciar correre quelle fisse dell’altro che proprio non capiamo, perché in fondo senza di lui non ci sentiremmo davvero completi.

Jus In Bello 2, Supernatural convention

Uno dei collanti principali tra il fandom e la serie sono le convention (per chi non sapesse cosa intendiamo con “convention” quando parliamo di una serie tv, vi rimando a quest’altro articolo di qualche mese fa) o più semplicemente i “Con”, a cui partecipa normalmente buona parte del cast artistico e alcuni autori.

La caratteristica principale delle convention di Supernatural è che oltre agli attori e autori “regulars”, che quindi contribuiscono attivamente alla serie, partecipano anche diversi attori che hanno interpretato nel corso delle stagioni ruoli “minori” (parlando di Supernatural il virgolettato è d’obbligo).

È il caso di Richard Speight jr., interprete dell’arcangelo Gabriel, e di Rob Benedict che vestiva i panni del profeta Chuck (che in molti hanno ipotizzato in realtà essere Dio stesso). I due, a discapito della manciata di episodi che li vede protagonisti, sono tra gli attori più amati dei fans grazie soprattutto all’attiva partecipazione alle convention negli USA ma anche a livello internazionale.

Il successo di Richard e Rob all’interno di quello che potremmo definire “l’universo di Supernatural”, che comprende serie, fandom e tutto quello che sta “nel mezzo”, ha diverse ripercussioni.

A livello di fanon (per un approfondimento della definizione di fanon vi rimandiamo a questo articolo) abbiamo un proliferare di produzioni artistiche e letterarie quali fanart e fanfiction (in serie e non) in cui le storyline di Gabriel e Chuck/God si modificano notevolmente rispetto a quanto avviene nella serie, arrivando negli anni ad acquisire caratteristiche considerate oggi dai fans quasi di pari importanza rispetto al canon.

Illustrazione di “God ‘n’ Gabe” di Scout.

Una delle opere più interessanti dedicata ai due personaggi di finzione, che utilizzeremo come esempio, è il volume unico God n’ Gabe dell’eccezionale artista Scout (qui il link al suo tumblr). Si tratta di un comics umoristico sulle improbabili e deliranti avventure in terra di padre (Dio) e figlio (Gabriel). Disegni e trama sono esilaranti e anche se il volumetto per ora è sold out, sicuramente attraverso le sue pagine riuscirete a risalire ad alcune tavole pubblicate. Lo strepitoso successo forse porterà ad un seguito, ma per ora sono solo supposizioni (speriamo!).

Considerando che non stiamo parlando di due dei protagonisti principali della serie, solo da queste informazioni si evince chiaramente l’importanza che l’opinione, ma soprattutto l’opera creativa del fandom, ricoprono all’interno delle dinamiche legate a Supernatural.

Un tweet di Richard Speight jr. al termine di un Con.

Indubbiamente se da un lato Richard e Rob hanno avuto la fortuna di “salire sul circo itinerante” di Supernatural ricomprendo ruoli che, anche se brevi, hanno segnato alcuni dei momenti più belli e amati della serie, dall’altro con l’attività on line su twitter e attraverso altri social network e con la presenza costante (e sempre più richiesta negli ultimi anni) alle convention, sono riusciti a crearsi un seguito, un loro “fandom” personale che deriva da quello di Supernatural ma che non lo rispecchia necessariamente nella sua interezza (lo stesso si può dire di altri attori della serie, come Matt Cohen e in modo diverso lo stesso Misha Collins).

Dopo essersi occupati negli ultimi mesi, coadiuvati da Cohen e da altri membri del cast, della gestione del karaoke e di alcune attività collaterali all’interno dei Con, con il contributo anche della band di Rob i Louden Swain, qualche giorno fa i due hanno fatto un importante annuncio attraverso le rispettive pagine twitter.

Si tratta dell‘avvio di una campagna per ottenere fondi su Idiegogo tramite crowd funding (per chi non sapesse di cosa si tratta vi rimando a questa pagina di Wikipedia) per la realizzazione di una nuova serie dal titolo Kings of Con. Molto liberamente ispirata alla loro personale esperienza nel circuito delle convention di Supernatural, tratterà della vita di Rich e Rob, due attori “superfamosi… 13 week-end all’anno”.

Un progetto particolare che non ha precedenti e per la cui realizzazione i due attori chiedono l’esplicito contributo dei fans nel ruolo di… produttori! <<Dobbiamo essere onesti, al giorno d’oggi con questa industria televisiva, è quasi impossibile riuscire a vendere una serie di questo genere ad un network. Noi adoriamo l’idea e questa storia, possiamo recitare, scrivere e dirigere ma ci serve un produttore. O meglio tanti produttori. Abbiamo bisogno di voi! Insieme possiamo realizzare una commedia brillante in modo professionale. Possiamo dare vita a questa serie!>> spiegano sulla pagina dedicata all’evento (qui il link) in cui presentano la loro proposta e il piano di realizzazione che intendono seguire, supportata da un esilarante teaser trailer al quale si è recentemente aggiunta una clip con l’opening scene in seguito al raggiungimento dei 100,000 dollari di donazione.

I “pacchetti” possibili di offerta vanno da 5 a 20,000 dollari e ad ogni soluzione corrispondono relativi “vantaggi” che il finanziatore ottiene sulla base dell’ammontare del suo contributo.

Oggi i progetti che vengono realizzati attraverso crowd funding sono molti e naturalmente non è facile trovare finanziatori, ma con un fandom come quello di Supernatural pronto a sostenerti e finanziarti, il successo è quasi assicurato.

Tuttavia, quello che rende veramente eccezionale (e appetibile per i fans) questa proposta è l’idea che a monte, pur non essendo un reality show, la storia tratterà di esperienze reali, riscritte e adattate, vissute e raccolte dagli attori durante tutti questi anni di conventions.

Kings of Con sarà il primo show a trattare da vicino il fenomeno delle convention dedicate alle serie tv, agli attori e ai fans che ne prendono parte e che le rendono possibili e a realizzarla… saremo noi!

Se volete seguire da vicino l’evolversi della produzione di Kings of Con vi rimando ai twitter ufficiali di Richard Speight jr (@dicksp8jr), Rob Benedict (@RobBenedict) e al recente neonato twitter tutto dedicato alla serie Kings of Con (@Rob_and_Rich)!


di Susanna Norbiato


Susanna

Autore "In the end, it doesn’t matter what design we choose because it’s what’s inside the machine that’s brilliant" Joe, Halt and Catch Fire

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