Cinque motivi (più uno) per i quali Zootropolis è un film che vale la pena di vedere.
Avete già visto Zootropolis, il nuovo film Disney-Pixar ambientato in un immaginario mondo popolato da animali antropomorfi che convivono pacificamente insieme e nel quale tutto è davvero possibile, basta solo sognarlo? Se non l’avete ancora fatto, ecco…
Cinque motivi (assolutamente non oggettivi) per i quali vale la pena di non perdere Zootropolis.
1) LA PROTAGONISTA
Può un’adorabile e piccola coniglietta diventare un poliziotto in un mondo nel quale questo mestiere è riservato solo ad animali dotati di una certa stazza e forza fisica? Sì, se parliamo di Judy Hopps che, sin da piccola, coltiva questo sogno con caparbietà e determinazione, senza mai abbattersi quando tutti le dicono che no, non può farcela. Quante volte vi è successa la stessa cosa? Quante volte vi siete sentiti piccoli piccoli in un mondo che sembrava non appartenervi e avete comunque trovato la forza di andare avanti perché credevate davvero in ciò che state facendo? Judy è tutto questo e molto di più, non è una principessa e non è a caccia del principe azzurro (anche se… beh, vi rimando al punto 5 per avere maggiori dettagli), l’unica cosa che vuole è realizzare i suoi sogni.
2) IL PROTAGONISTA
Se pensate che, come il suo antenato Robin Hood, Nick Wilde sia un ladro gentiluomo che ruba ai ricchi per dare ai poveri, beh vi sbagliate di grosso. Abile truffatore sì, ma solo per scopi personali, Nick è inizialmente un tormento per Judy (che lui ribattezzerà “Carotina” chiamandola così per tutto il film) e, solo in un secondo momento, si rivelerà dotato di un’indole buona e generosa che ben si nasconde dietro il suo sguardo furbo e il suo cipiglio sarcastico. A me ha ricordato in parte Flynn Rider, il protagonista maschile di Rapunzel, e forse per questo motivo l’ho amato il doppio di quanto l’avrei amato già solo per il suo essere un omaggio a Robin Hood. Ad un certo punto della storia, quando si scopre che c’è sempre un motivo se la vita ci porta ad essere cinici e disillusi nei confronti degli altri, avrete voglia di abbracciarlo e…
3) NON SI PUÒ FARE A MENO DI SHIPPARE JUDY E NICK
Lo so, i film non si guardano (o dovrebbero guardare) solo per le ship: e infatti Zootropolis è tutto meno che un film romantico.
Però.
Però. Insomma. La coppia vincente formata da Judy e Nick è adorabile. Diventano amici nonostante le tante divergenze di opinioni e i continui battibecchi, ed è chiaro che tengono tantissimo l’uno all’altra. E… se ci fosse qualcosa di più di una semplice amicizia? Il fandom si è già scatenato con fanart adorabili (che mi hanno fatto shippare i personaggi ancor prima che avessi idea della trama di questo film) e noi non possiamo che prenderne atto.
4) LE TEMATICHE
Pur nel suo svolgimento semplice e lineare, Zootropolis tocca dei temi molto profondi e delicati. Non soltanto la determinazione di Judy è il motore della storia, ma si parla anche di integrazione, di paura del diverso, di lotte per il potere, il tutto senza indugiare in pesanti filosofie. Però insomma, se ci sono arrivati anche nei cartoni animati ad affermate che non esiste la cattiveria insita nel DNA, forse possiamo arrivarci anche noi, che ne dite?
5) LA COLONNA SONORA
Ve lo confesso: quando all’inizio del film Judy mette su il lettore mp3 e fa partire questa canzone, sono scoppiata a piangere, in maniera totalmente casuale, forse perché mi sono immedesimata tantissimo in Judy (e questo è il motivo per cui ho amato il film, mi sa). Nota personale a parte, la canzone di Shakira che fa da colonna sonora a questo film, è stupenda: provate a leggere il testo, un inno a non arrendersi mai, perché è vero, si può fallire, ma è dagli errori che si impara a rialzarsi e a raggiungere i propri obiettivi. E poi Shakira fa anche una comparsa nei panni della bellissima cantante Gazelle, cosa volete di più?
6) Bonus – Flash, il bradipo
Il personaggio forse più simpatico di tutto il film: aria da bonaccione e nessuna voglia di andare a tutta velocità, inghiottito dalla frenesia della vita moderna, Flash è un bradipo che… lavora in un ufficio pubblico! Un po’ come a dire che ovunque nel mondo la burocrazia è una cosa lenta, ma anche ricordarci che, in un mondo così frenetico, è bene fermarsi un po’ a guardare tutto quello che ci perdiamo di bello andando sempre a velocità doppia rispetto al normale.
E voi? Quali altri motivi citereste per vedere Zootropolis? Fateci sapere nei commenti!
Articolo di Olimpia che ringraziamo per la bellissima e pagurosa (cit.) pubblicazione!