Quanti fra voi amano i fandom “storici”, basati sul racconto di una certa epoca o di un evento realmente accaduto? Greta ha scritto per fanheart3 questa riflessione sul perchè lì adora. Siete d’accordo con lei o vi coinvolgono per altri motivi?


Io non so voi, ma perché sono così dannatamente adorante delle serie tv/film con tema ed ambientazione storica?

NON parlo di storie inventate (anche se sì, le adoriamo lo stesso, lo so!) ma di quelle reali, della ricostruzione e, certo, con una specifica interpretazione dei fatti da parte degli sceneggiatori e dei registi.

Quello che mi domando è: se nei titoli di coda ci viene detto che la storia fa riferimento a dei fatti storici ma che questi sono stati interpretati secondo le esigenze di copione, e che ogni riferimento è puramente casuale, perché ci prendono così tanto? Perché dopo determinate produzioni ci informiamo, leggiamo e magari andiamo a visitare quei luoghi dove la storia è stata realmente creata?

Un’immagine dalla straordinaria serie Downton Abbey

Non ho la risposta universale né posso essere certa che il mio sentire sia come quello degli altri. Per questo parlerò della mia piccola esperienza.

Bene, seguire una produzione dove è raccontata la storia mi emoziona, e mi emoziona tanto, perché sento una forte connessione degli eventi, ovvero osservo meravigliata il complicato intreccio del susseguirsi delle vicende. Sarà anche un romanzo della storia reale, ma cavoli quelle persone sono davvero esistite e ci hanno dato tanto nel bene o nel male, hanno messo la loro impronta sul corso degli eventi, sono stati i nuovi argini del fiume che è la storia modificandone lo sviluppo.

È il pensare che la nostra realtà è frutto di quegli intrecci elaborati da altri esseri umani; forse è proprio la loro capacità che invidiamo, quel loro guizzo e la loro inventiva. Si può dire che l’immaginazione ne faceva da padrona, tanto che accostandola ad oggi, sembra che ce ne fosse di più.

Osservare lo svolgersi della trama, con i momenti salienti e le decisioni affrontate dai protagonisti, può portare ad un sentimento di staticità nella nostra realtà; guardiamo ogni giorno, ogni settimana, ogni mese che compongono la nostra vita e come questi sono formati da velocità o lentezza, soddisfazione o meno. Io personalmente invidio molto l’idea di mente poliedrica, in quanto oggi c’è tanta fretta di incasellare noi stessi in un ruolo, con la fortuna ed il prestigio come obiettivo.

Se non sai ancora cosa fare, sei strano e ti devi un po’ preoccupare, ma in quelle serie e quei film, la realtà trasportata sullo schermo ci fa osservare una crescita personale o di comunità che avvengono lungo più dimensioni e nella ricerca più profonda del senso. Non ci avete mai pensato? E allora ho il piacere di lanciarvi questo guanto di sfida e di aprire un tavolo di confronto.

Avete mai pensato alla potenzialità che sta in ogni conoscenza e azione, alla forza che l’immaginazione può rappresentare per la costruzione di un futuro?

Siamo molto attratti dal movimento, è possibile che sia questo, al cambiamento che porta ad una versione migliore della realtà, delle nostre capacità di costruzione e sviluppo. Un susseguirsi di celebrazione del lavoro umano.

Chi lo sa, vi è anche una sorta di sindrome dell’epoca d’oro, per cui idealizziamo un’epoca passata di cui conosciamo, o pensiamo di conoscere, l’aspetto che più ci aggrada o ci renderebbe felici. Ma spesso si idealizza cosa non si conosce veramente, e vivere davvero un’epoca comporta di raccoglierne gli aspetti positivi e quelli negativi.

Una scena tratta da Midnight in Paris, film che per eccellenza riflette sulla sindrome dell’epoca d’oro

Ma cosa succede quando il film è finito? Quando le luci si riaccendono sulla nostra realtà? Io spesso inizio un processo di confronto, e soprattutto di confronto tra le “verità” che costituiscono i tre mondi: quello rappresentato sullo schermo, quello reale dell’epoca e quello attuale dove vivo e mi realizzo io.

E allora spesso qui inizia un processo di lenta discesa della realtà e soppeso la verità della vita: da donna posso dire che vivere nelle epoche passate per me non sarebbe stato un granché, costretta a sposarmi o farmi suora e dover obbedire sempre agli uomini, oppure rischiare di essere bruciata al rogo durante il 1600 con l’accusa di stregoneria solo per aver pensato diversamente; questo è ovviamente solo uno dei tanti esempi.

Che dire poi delle scelte politiche che hanno creato l’assetto geo-politico, così come le relazioni intra ed intercontinentali? Il film può racchiudere nel suo svolgimento la storia e la spiegazione di come è oggi il mondo.

Ecco allora perché i film o le serie tv con ambientazione d’epoca riescono ad essere così ammalianti per me: perché sono una finestra sulla storia. Ci danno la possibilità di osservare quali scelte hanno costruito il nostro mondo, ma anche di esplorare noi stessi facendoci ricordare quale grande capacità la mente umana ha, in quanto non si deve fermare solo al ragionamento ma lasciare la porta aperta anche alla fantasia ed alla immaginazione, da dove cioè nascono le nuove idee e da dove prendono vita le nuove possibilità.

Tuttavia, veniamo anche fortemente influenzati dalla lettura che la nostra stessa società opera sulla storia. E’ indubbio che un taglio registico o un altro, le esigenze di copione etc., portano ad una visione romanzata e alle volte priva di fondamento. Tuttavia, io credo che se quello che viene mantenuto e trasmesso è la forza della scelta, del cambiamento e della rivoluzione qui può arrivare ad esserci una fonte inesauribile di insegnamento. Non l’insegnamento di tipo mnestico ma quello di tipo esperienziale. Vedere cosa possiamo fare, come la realtà è stata cambiata, molte volte ci batte una mano sulla spalla e spinge a provare.

Questo è ovviamente un mio pensiero, ed una personale valutazione di cosa significa per me vedere la storia rappresentata, anche se sono consapevole che questa è stata riletta dalla fantasia. Una fantasia che però si adatta a noi e rende il messaggio percepibile da tutti, nella nostra realtà.

Anche tu, lettore di questo mio primo articolo, fammi sapere cosa ne pensi; spero di averti incuriosito quel tanto che basta per farti ragionare su cosa ti emoziona e ti spinge a guardare delle serie o film con un’ambientazione d’epoca.   


Fanheart3 ha parlato spesso di fandom storici sul sito e sulla fanzine Fanside!

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