nerd nˈɛrd/ s. Giovane di modesta prestanza fisica e dall’aspetto insignificante, che compensa la scarsa avvenenza e le frustrazioni che ne derivano con una passione ossessiva e una notevole inclinazione per le nuove tecnologie.

I nerd sono da sempre una figura relativamente “negativa” nell’immaginario collettivo, persone spesso rappresentate in film e telefilm come ossessivamente interessati alla tecnologia, fumetti, telefilm fantascientifici con enormi occhiali neri ed una scarsa igiene intima.

Il 24 settembre 2007 la figura del nerd subisce una virata quasi radicale di significato, ciò che prima era un’accezione negativa ora inizia ad assumere un significato positivo con determinati esempi che risultano simpatici, in altre parole The Big Bang Theory. I protagonisti di questo azzeccatissimo telefilm sono quattro amici scienziati (rispettivamente il fisico sperimentale Leonard Hofstadter, il fisico teorico Sheldon Cooper, l’ingegnere aerospaziale Howard Wolowitz e l’astrofisico Raj Koothrappali) che lavorano insieme nello stesso istituto e condividono la passione per fumetti e fantascienza.

La loro vita quotidiana cambia quando fanno la conoscenza della vicina di casa Penny, un’aspirante attrice che poco ha in comune con questa adorabile banda di geeks, ma per Leonard la scintilla dell’amore scocca e darà quindi inizio ad un’interminabile serie di gag comiche.

Già produttori di sitcom comiche di grande successo (Pappa & Ciccia, Due uomini e mezzo, Dharma & Greg, Una mamma per amicha, Mike & Molly) Chuck Lorre e Bill Prady riescono a mettere in scena un interminabile snodo di gag e situazioni comiche alternate ad altre più realistiche ed empatiche, le quali riescono a mettere lo spettatore nei panni dei protagonisti in maniera efficace.

Le figure del nerd e del geek, due cose che la maggior parte delle persone tende a confondere, vengono dunque esplorate e spiegate,dissipando quel velo negativo tipico di queste parole e contribuendo a far capire un po’ di più il loro mondo agli occhi dei “profani”, aggiudicandosi infine un’enorme fetta di fandom internazionale e una cospicua dose di “meme” basati sulla serie e sulle sue gag. I punti di forza di questo telefilm sono davvero innumerevoli: la sinergia tra i diversi personaggi, la forte e dettagliata caratterizzazione degli stessi, le innumerevoli citazioni e il favoloso background scientifico (curato tra l’altro da una persona competente, David Saltzberg, professore di fisica e astronomia alla University of California di Los Angeles).

Dunque, oltre ad essere diventato un segnalino identificativo per moltissime persone le quali riescono sentire affinità con i protagonisti, è anche apprezzato per i moltissimi riferimenti ed omaggi ai classici come Star Trek (come dimenticare Leonard Nimoy nella puntata L’ipotesi dei sali da bagno, S02E11), Doctor Who, Il signore degli Anelli, a tutto l’universo fumettistico occidentale americano ma anche riferimenti a molti personaggi famosi nel panorama scientifico (Stephen Hawking su tutti), contribuendo dunque a dare al telefilm una connotazione ancora più realistica e coerente con il suo input iniziale.

Nel finale dell’ultima stagione, la numero sette, ci eravamo lasciati con uno Sheldon in crisi per i troppi cambiamenti da gestire nell’ultimo periodo, in particolar modo il fidanzamento ufficiale di Leonard e Penny il quale avrebbe significato un distacco a livello materiale tra lo stesso Leonard e Sheldon. Che cosa accadrà a Sheldon? Si perderà tra le stazioni ferroviarie per inseguire qualche altro palloncino oppure tornerà davvero cambiato e più maturo? Il 22 settembre sarà il giorno della grande rivelazione!

Il mio personale consiglio è: guardatelo, è un antidepressivo favoloso e vi regalerà un sacco di emozioni! Bazinga!


Sara

Relazioni pubbliche, social manager, autrice. "Love makes monsters of us all." - Crimson Peak (2015)