In questi tempi in cui si è costretti a rimanere fra le nostre 4 mura domestiche, Fanheart3 vi offre una breve lista di 8 anime che vale la pena recuperare per passarvi il tempo.


Lascia stare quel povero cane. I migliori amici dell’uomo non sono stati messi su questa terra per farti uscire durante il lockdown. E guarda che se ne sono accorti che la tua improvvisa voglia di andare a buttare la spazzatura è tutto un pretesto, complice il fatto che in vent’anni non l’hai mai fatto di tua spontanea volontà.

So che sei una persona attiva, una di quelle che se stanno ferme senza far niente per più di un’ora rischia un ictus, ma non temere: noi geek abbiamo perfezionato l’arte del fancazzismo da quando ne abbiamo preso coscienza e possiamo, in questi tempi duri, venire in tuo soccorso con il nostro illimitato sapere. Più precisamente, in questo caso, con un po’ di sano scibile otaku.

T’ho detto di lasciar stare quel cane. Senti, non è vero che gli anime sono “cartoni animati”, dunque mettiti comodo e lascia che ti convinca a passare i tuoi giorni di restrizione a recuperare alcune serie anime che vale davvero la pena guardare, anche solo per decenza di essere umano.

Tranquillo, non ho intenzione di toccare i mostri sacri del mondo dell’animazione giapponese. Chi non ha seguito l’illuminata via dell’otaku dall’età pre-adolescenziale non può nemmeno pensare ai 923 episodi di One Piece, o ai 972 di Detective Conan (no, non sto scherzando). Le pietre miliari sono boss di fine livello che ti divergono le terga in un attimo, se non stai attento. Per questo partiremo da serie un po’ più corte ma che valgono il tempo speso.

1) The Promised Neverland (Yakusoku no Neverland) – 2019 – 1 stagione, 12 episodi.

Basato sul manga di Kaiu Shirai, disegnato da Posuka Demizu.
Racconta di un trio di amici – Emma, Norman e Ray – che vivono in un orfanotrofio chiamato Grace Field House insieme alla loro “mamma”, Madame Iasabel, e ad altri bambini di varie età. Un giorno Conny viene adottata e quando lascia l’orfanotrofio si dimentica un pupazzo per lei molto importante. Emma e Norman decidono di seguirla per restituirglielo e scoprono così il segreto di Grace Field House: i bambini non sono altro che animali d’allevamento che vengono venduti e successivamente uccisi per permettere a dei Demoni di cibarsi dei loro cervelli, ritenuti una pietanza molto prelibata. Dopo il primo shock iniziale, i tre amici faranno di tutto per fuggire.

Non farti ingannare dal primo episodio, o dal fatto che i protagonisti siano bambini. Questo è un thriller psicologico di tutto rispetto e uno degli anime più crudi dai tempi di Battle Royale, meno le budella e le armi da fuoco. Lo sterminio c’è però.
Inoltre, se la opening è degli UVERworld non puoi sbagliare.

The Promised Neverland opening 1, “Touch off” degli UVERworld

2) Haikyu!! – 2014 – 4 stagioni (di cui la 4° in corso), 85 episodi.

Basato sul manga di Haruichi Furudate.
Hinata Shoyo, pallavolista alle prime armi ma incredibilmente atletico, incontra Tobio Kageyama, vero e proprio genio della pallavolo, quando entrambi si iscrivono al liceo Karasuno. La squadra del Karasuno era famosa nel modo della pallavolo scolastica ma da anni ormai ha perso forza e fama, tanto da essere soprannominata “corvi che non volano” (da karasu = corvo). Le cose cambieranno quando Hinata e Kageyama cominceranno a giocare insieme, trovando una chimica e un equilibrio quasi perfetti, e spronando gli altri membri della squadra ad allenarsi per riportare il Karasuno ai fasti di un tempo.

anime haikyuu!!
I protagonisti di “Haikyu!!” e tutta la squadra del Karasuno.

Un anime spokon (contrazione di sport konjo = tenacia sportiva) che ti cattura già dal primo episodio. È adatto ai neofiti della pallavolo e a quelli che invece hanno giocato (o ancora giocano). Niente azioni alla Mila e Shiro, con tiri parabolici improbabili e miraggi della palla a mezz’aria. Le regole della pallavolo (e della Fisica) sono rispettate e i dovuti momenti di libertà narrativa sono bene inseriti e per nulla pesanti. Inoltre fa ridere, tipo tantissimo.
Quando sarai arrivato all’ultimo episodio vorrai ricominciare da capo, garantito al limone.

3) Steins;Gate – 2011 – 1 serie, 24 episodi.

Basato su un videogioco visual novel sviluppato da 5pb. e Nitroplus.
Rintaro Okabe è un giovane studente universitario auto-nominatosi scienziato pazzo e dirige il Laboratorio dei Gadget Futuristici insieme all’amica d’infanzia Shiina Mayuri e all’haker/otaku Itaru Hashida. Grazie all’aiuto di una nuova conoscenza, una ricercatrice di neuroscienze (e ragazza prodigio) di nome Makise Kurisu, capiscono che una delle invenzioni di Okabe, il Microonde Telefonico, è in realtà una macchina del tempo in grado di mandare nel passato un quantitativo ridotto di dati. Okabe e i suoi amici utilizzano il macchinario per tentare di cambiare il passato e ben presto finiscono per causare uno slittamento della linea temporale. Il problema si manifesta quando Okabe scopre che nella linea temporale che hanno raggiunto, la sua amica Mayuri è destinata a morire indipendentemente da cosa lui faccia per fermare l’evento, mentre nella linea temporale da cui provengono, quella destinata a morire è Makise.

anime steins:gate
Steins;Gate – fotogramma della opening “Hacking to the Gate” di Kanako Ito.

Steins;Gate è un anime cervellotico, come è giusto che sia una serie che parla di viaggi nel tempo. Si parte con 10 episodi di fanservice spicciolo per poi passare a 14 episodi di magnificenza. Davvero, sono stati minuti potenti di “cosa ca**o ho appena visto”. È inoltre un anime ciclico, il che vuol dire che per capire davvero cosa succede nel primo episodio devi vedere l’ultimo.
A noi non piacciono le cose facili.

Menzione speciale al suo sequel, Steins;Gate 0, che racconta la storia della linea temporale in cui Okabe fallisce la sua missione e decide di sacrificare Makise per salvare Mayuri, convivendo con eterni sensi di colpa. Una gioia dietro l’altra, insomma.

4) Cells at Work (Hataraku Saibo) – 2018 – 1 stagione, 13 episodi.

Basato sul manga di Akane Shimizu.
Ricordi Siamo Fatti Così? – spero proprio di sì, altrimenti sono la persona più vecchia nella stanza ed è una bruttissima sensazione – ecco, questa è la sua versione anime. Non solo, è anche molto ben fatta e precisa. Sono solo tredici episodi ma ne valgono la pena, soprattutto per quel vibe di nostalgia che un po’ scatena.

Cells at Work opening 1, “Mission! Ken-Kou-Dai-Ichi!” (Missione! La Salute Prima di Tutto!) di Yumao

5) Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion) – 1995 – 1 stagione, 26 episodi.

Creata e diretta da Hideaki Anno per lo studio Gainax.
Ambientata nella futura città immaginaria di Neo Tokyo-3, a quindici anni da un evento catastrofico noto come Second Impact. Shinji Ikari viene reclutato da un’agenzia privata chiamata NERV per pilotare un enorme mecha, l’EVA-01, e combattere contro misteriosi esseri chiamati Angeli. Affiancato da Rei Ayanami, pilota dell’EVA-00, e da Asuka Soryu Langley, pilota dell’EVA-02, i tre si ritroveranno ad affrontare missioni e situazioni sempre più perigliose fino ad avere tra le mani la sorte dello stesso genere umano.

Neon Genesis Evangelion, i protagonisti.

Arrenditi all’evidenza che alla prima visione ci capirai poco e niente, soprattutto verso la fine della serie. Armati di pazienza perché, beh, Shinji Ikari (non serve dire altro) e recuperati il flame più potente mai registrato su Netflix per un adattamento da… beh, da quando esiste Netflix.

Certo, in realtà l’episodio 26 non è il vero finale, perché alla serie sono poi seguiti due film: Death and Rebirth e The End of Evangelion. Tranne che nemmeno quella è la fine, perché nel 2006 Anno annunciò la versione Rebuild, ovvero la pubblicazione di 4 film che avrebbero raccontato la serie da capo e aggiunto un nuovo finale: Evangelion 1.0 You Are (Not) Alone, Evangelion 2.0 You Can (Not) Advance, Evangelion 3.0 You Can (Not) Redo e Evangelion 3.0+1.0 che uscirà nel 2020, dunque non sappiamo se questo sarà (finalmente) il finale definitivo.
L’accendiamo?

6) Fullmetal Alchemist: Brotherhood (Hagane no Renkinjutsushi: Brotherhood) – 2009 – 1 stagione, 64 episodi.

Basato sul manga di Hiromu Arakawa.
Ambientato in un mondo in cui l’alchimia si è sviluppata al posto della scienza, i fratelli Edward e Alphonse Elric studiano l’alchimia per riportare in vita la madre, morta pochi anni prima. Qualcosa va storto; Edward ne esce menomato mentre Alphonse perde l’intero corpo. Edward, per evitare di perdere anche il fratello, sacrifica il suo braccio e lega l’anima di Alphonse a un’armatura. Anni dopo Edward, diventato nel frattempo Alchimista di Stato con il nome di “Alchimista d’Acciaio”, e Alphonse si mettono in viaggio per trovare la Pietra Filosofale, unico modo per riavere indietro i loro corpi.

anime fullmetal alchemist
Fullmetal Alchemist: Brotherhood

Non puoi qualificarti come essere umano se non hai visto Fullmetal Alchemist. E ti ho fatto anche il favore di partire subito dalla serie effettivamente fedele al manga, saltando tutto il primo tentativo a cui è stato dato un finale random (anche se bello, niente da dire). È impossibile non innamorarsi del mondo degli Alchimisti, della storia di Ishbar e di tutti i personaggi, nessuno escluso, che compaiono in questa serie.

Se poi vorrai fare lo sforzo di recuperare anche quella precedente del 2003, intitolata semplicemente Fullmetal Alchemist, ne vale pena e tempo per il film di fine stagione, una perla dal titolo Il Conquistatore di Shamballa.
Angst finissimo di prima qualità.

7) My Hero Academia (Boku no Hero Academia) – 2016 – 5 stagioni (di cui la 5° in corso), 85 episodi.

Basato sul manga di Kohei Horikoshi.
Ambientato in un prossimo futuro in cui gli esseri umani hanno sviluppato i Quirk, poteri che rendono gli umani dei super. Izuku Midoriya ha sempre voluto diventare un Eroe come il suo idolo, All Might, ma purtroppo fa parte di una minima percentuale della popolazione che non ha alcun quirk. A causa di un incidente causato da un Villain, Izuku scopre che All Might è allo stremo delle forze e sta cercando un successore a cui passare il suo quirk, One for All, che contrariamente a tutti gli altri può essere passato da una persona all’altra semplicemente per volere di chi lo possiede. Come dice Izuku stesso all’inizio della serie, la “storia di come è diventato il più grande Eroe di tutti i tempi” comincia quando All Might sceglie Izuku come suo successore.

My Hero Academia, Izuku Midoriya e la classe 1A.

Ero indecisa se consigliarti o meno MHA, per coerenza con quando ho detto che non avrei toccato le pietre miliari degli anime. Questo anime è considerato a tutti gli effetti l’erede di Dragon Ball e viaggia nell’olimpo delle vendite insieme a One Piece. Tuttavia, uno non può semplicemente ignorare My Hero Academia. Una volta cominciato ti entra nelle vene. È una di quelle storie in cui se vuoi ce la fai, e ogni tanto serve guardare qualcosa di questo tipo. Ti scalda l’anima.
E poi niente, botte da orbi in alta definizione, trovami di meglio.

8) Ano Hana – 2011 – 1 stagione, 11 episodi.

Serie televisiva prodotta da A-1 Pictures e diretta da Tatsuyuki Nagai.
Jinta Yadomi (Jintan), studente delle superiori che però vive chiuso in casa, comincia improvvisamente a vedere il fantasma di una sua carissima amica d’infanzia, Meiko Honma (Menma), morta anni prima a causa di un incidente. Menma vuole che Jintan esaudisca un desiderio di quando era bambina, del quale però si è dimenticata, e per scoprire cos’è il ragazzo è obbligato a riunire il vecchio gruppo di amici che i due frequentavano prima della morte di Menma. Il problema, però, è che nessuno di loro è rimasto in contatto e ognuno sta ancora affrontando il lutto a modo suo.

Il titolo per intero e la relativa traduzione occupano più di una riga e mezzo, dunque mi rifiuto di riportarlo. E questa è l’unica cosa vagamente spiritosa che ti dirò di questo anime.
Su questa serie ho pianto tutte le mie lacrime. Lascia perdere la mamma di Bambi o qualsiasi altro trauma infantile di mano Disneyana che ti venga in mente; Ano Hana scava dentro i recessi della tua mente e tira fuori cose che non sapevi nemmeno di aver sepolto.
Arrivato alla fine ti serviranno un paio d’occhi nuovi.

Siamo dunque giunti alla fine di questa breve lista. In questi 8 punti sono raccolte serie d’animazione un po’ per tutti i gusti, dunque speriamo davvero di averti aiutato a riempire un po’ delle giornate di lockdown che tutti noi abbiamo davanti. Ironia a parte, ovviamente anche noi vogliamo ricordare a chiunque ci legge quanto sia importante rispettare il DPCM 9 marzo 2020 e restare a casa il più possibile, così da fermare la diffusione di Covid-19 e non sovraccaricare il Sistema Sanitario Nazionale.

Andrà tutto bene.


Yoko Hogawa

Articolista. "You knew you could not live with the empty space, so you replaced your heart with metaphors, and set out to create a world where the metaphor was unbreakable. Now look what you have done, you can't breathe so you write." [Mindy Nettifee; "The First Time"]