L’intelligenza artificiale domina la narrazione… e le preoccupazioni di molti, ma opere come The Zizi Show hanno ancora la capacità di sorprenderci ed entusiasmarci e darci speranza per il futuro dell’umanità.

Qualche anno fa avevamo parlato di un’opera prodotta dal MIT Center for Advanced Virtuality  che ci aveva colpito parecchio: trattasi di In event of moon disaster, di cui avevamo intervistato uno dei creatori, Halsey Burgund, che aveva discusso con noi di deepfake, fake news e dei rischi (ma anche delle opportunità) offerti dall’uso dell’intelligenza artificiale.

Eravamo nel 2020, 4 anni fa, molto prima degli scioperi di Hollywood, all’inizio della crisi delle alte professioni, come quella di traduttore, e in vista dei problemi con fanart e fanworks che ci stanno drammaticamente investendo oggi. Eppure in pochi hanno rizzato le antenne già all’epoca e ora ci ritroviamo a correre per metterci alla pari con una questione su cui dovevamo riflettere già da diverso tempo – perché la tecnologia, si sa, va veloce già di suo e partire in ritardo non gioca certo a nostro vantaggio.

Una fra le persone che da diverso tempo opera concretamente per rendere l’intelligenza artificiale… beh, più intelligente, è Jake Elwes, artista che abbiamo incontrato al CPH:DOX festival di Copenhagen nel 2023 con uno spettacolo che ci ha lasciato a bocca aperta: The Zizi Show è un drag cabaret in cui Drag Queens, Drag Kings, Drag Things incontrano l’intelligenza artificiale e ci offrono spettacoli costruiti usando la tecnologia deepfake, dopo averla “educata” in modo appropriato.

The Zizi Show_Jake Elwes

Cosa intendiamo con “educata”? Letteralmente questo. L’intelligenza artificiale non nasce sapiente. Qualcuno deve spiegarle che cosa le sto chiedendo quando le domando di produrre l’immagine di un uomo.

E chi, in molti casi, ha somministrato all’AI infinite foto di uomini che potessero aiutarla a formarsi il concetto le ha fornito foto che rappresentavano il proprio stereotipo di uomo… quindi, ad esempio, migliaia di immagini di uomini bianchi, belli ed eteronormativi, perché era proprio l’uomo bianco ed eteronormativo a caricare gli esempi.  

Jake Elwes negli anni ha portato avanti un progetto diverso, offrendo all’intelligenza artificiale che stava formando migliaia di immagini di drag dei più svariati tipi e con i risultati ottenuti ha prodotto questi numeri di cabaret, che recentemente anche il Victoria & Albert Museum di Londra ha voluto mostrare.

L’artista Jake Elwes ha osservato che i sistemi informatici “hanno difficoltà a riconoscere le identità trans, queer e altre identità emarginate”, il che può causare un loro visibile malfunzionamento. Per The Zizi Show, Elwes si è rivolto al drag per esporre e sovvertire questo pregiudizio”

V&A Museum, Londra

Al sito ufficiale di The Zizi Show, che raccoglie i vari numeri di cabaret generati, è possibile accedere richiedendo una password direttamente al team che ha creato il lavoro, scrivendo una email a [email protected]. Lo consiglio, anche per sperimentare di persona e da vicino il funzionamento e i rivelatori bug di questa affascinante tecnologia che tanto inquieta ma che porta con sé anche potenzialità infinite- e non tutte poi così brutte.

NB: l’anno scorso, a Copenhagen, avevo avuto la fortuna di vedere anche il numero dal vivo in cui Me The Drag Queen si esibiva accanto ad una versione di se stessa creata artificialmente, Zizi. Mi sono persino commossa tanto bello è stato. Vi lascio la pagina Instagram di Me e un video in cui potete godervi una loro esibizione sulle note di Anything You Can Do (I Can Do Better).

NB 2: volete sapere cosa si prova ad essere “vittime” di deepfake? L’esperienza Vocalize vuole fare proprio questo. Cosa succede quando la nostra voce, offerta in modo innocente per scopi lavorativi, viene utilizzata da una AI manipolativa con intenti non propriamente corretti? Lo scopriremo da domani, giorno di partenza del CPH:DOX 2024 dove questo nuovo lavoro, creato da Halsey Burgund, Francesca Panetta e Shehani Fernando, verrà presentato in anteprima internazionale.


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011