Se dovessimo fare la classifica dei fandom più grandi, quello di Harry Potter si posizionerebbe di certo nella top 5.
La saga conta milioni di fan provenienti da ogni angolo del globo, persone che riescono a mantenere viva la passione per il mondo magico di J.K. Rowling, nonostante la storia principale sia finita nel 2011.
Se la legge di mercato vale anche in questi casi, otto anni fa c’era una domanda molto alta che rischiava di non incontrare un’offerta soddisfacente. Ma non è stato così: da quando anche la saga cinematografica si è conclusa, sono state organizzate centinaia di iniziative diverse che continuavano ad avere come protagonista l’universo potteriano.
Due degli esempi più recenti sono i cineconcerti e lo spettacolo teatrale Harry Potter and The Cursed Child. Laura, una nostra conoscenza, ha avuto la fortuna di partecipare a entrambi e ci racconta com’è andata.
Cine Concerto Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Lo scorso 28 dicembre ho partecipato a un’esperienza davvero particolare: al Teatro degli Arcimboldi di Milano si è svolto il terzo cineconcerto a tema potteriano. In pratica l’Orchestra Italiana del Cinema (oltre 130 musicisti) ha eseguito dal vivo la colonna sonora di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban in perfetto sincrono con l’intero film, proiettato in alta definizione su uno schermo di oltre 12 metri.
L’intento di questa esperienza è esaltare il film dal punto di vista del sonoro. E quando parlo di sonoro non intendo solo la colonna sonora perfettamente eseguita dall’orchestra; mi riferisco anche a tutti quei rumori originariamente in sottofondo che vengono portati in superficie e ti fanno scoprire nuovi elementi del film. Ad esempio: vi eravate mai accorti che durante tutta (e dico tutta) la scena della Giratempo, si sente il costante ticchettio di un orologio? Ecco il cine concerto, porta alla luce tutta una serie di dettagli a cui non avevamo dato importanza e che ti fanno vivere il film in modo totalmente diverso, dandoti l’impressione di non averlo mai visto prima.
Un’altra cosa molto piacevole di questa esperienza è la contaminazione artistica. Durante il cineconcerto due arti differenti si uniscono e creano qualcosa di nuovo: la musica esalta il film, il film esalta la musica e la combinazione di questi due binomi provoca emozioni molto intense. Ci sono stati dei momenti in cui la fusione era così perfetta che pareva quasi impossibile trattenere le lacrime.
Informazioni tecniche: attualmente (alla data in cui scriviamo questo articolo) non sono previsti ulteriori cineconcerti di Harry Potter in Italia. Tenete d’occhio questa pagina per scoprire quando ne programeranno altri.
Lo spettacolo teatrale Harry Potter and The Cursed Child
Harry Potter and The Cursed Child è stato aspramente criticato da moltissimi fan, che lo hanno accusato di non mantenere lo standard di bellezza e complessità della storia principale. Credo che sì, è vero, se si legge solo la sceneggiatura questa è l’opinione che mi sento di appoggiare. Ma Harry Potter and The Cursed Child non è solo una sceneggiatura; è uno spettacolo teatrale che deve essere giudicato nella sua totalità, considerando la sceneggiatura, ma anche le scenografie, gli attori, gli abiti, le musiche…
Ho voluto fare questa premessa perché penso che Harry Potter and The Cursed Child sia uno degli spettacoli che più mi ha intrattenuto negli ultimi dieci anni, qualcosa che dovrebbero vedere tutti, anche chi non si considera un fan. Vorrei evitare di raccontare troppo perché il bello di questo show è la sua totale imprevedibilità (anche per chi ha già letto lo screenplay). Ciò che posso dire, però, è che mi sono trovata davanti a scenografie incredibili e a trucchi magici spettacolari: ancora adesso mi chiedo come siano stati capaci di creare illusioni ottiche così complesse.
Informazioni tecniche: Harry Potter and The Cursed Child viene rappresentato (in inglese) a Londra, New York e Melbourne. Se siete interessati a comparare un biglietto dovete avere pazienza e perseveranza perché la richiesta è davvero alta (al mio primo tentativo di acquisto ero in coda al numero 46.583). Io, ad esempio, sono riuscita ad aggiudicarmi i ticket ad aprile 2017 per lo spettacolo di giugno 2018. Ma, ragazzi, quanto ne è valsa la pena!
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Articolo di Laura