Perché tra un articolo su Star Wars, uno su Sherlock e un altro sulla Marvel ora ci mettiamo a parlarvi di… Alberto Angela?
No, non perché ha prestato la sua voce nel film dei Minions (seppure l’abbia fatto ed è stato uno dei momenti migliori del film), ma perché gli Angela hanno un fandom che non ha nulla da invidiare a delle rockstar.
Bastava essere presenti ad una delle presentazioni del suo ultimo libro, San Pietro (attualmente sesto nella classifica dei libri più venduti) per rendersene conto: già due ore prima dell’apertura dei cancelli una decina di persone (tra cui la sottoscritta e due altre fanheartists) sfidavano i 3 gradi con thermos di tè caldo pur di guadagnarsi l’entrata sicura. Un’ora prima la coda di estendeva a tutto il parcheggio.
All’apertura delle porte, un vano tentativo di camminata composta verso le prime file è inevitabilmente scivolato in un trotto esagitato per accaparrarsi i posti. Senza spingere, ma senza neanche indugiare troppo.
E’ però proprio mentre aspetti e ti guardi intorno che capisci quante generazioni e persone diversissime gli Angela abbiano saputo unire: bambini, adolescenti, donne, uomini, nonni, famiglie intere. E non sono lì perché “sì, dai non ho niente da fare stasera, andiamo a sentire Alberto Angela”. C’è gente che ha saltato la cena, che ha chiesto permessi, che si è cambiata di turno, che si è scapicollata appena finito il lavoro. E non per Bon Jovi, Bruce Springsteen o i Muse. Per un paleontologo e divulgatore scientifico.
Ma soprattutto per colui che, come ha fatto il padre, è entrato nella nostra casa, ci ha accompagnato in viaggi che non avremmo mai fatto, ci ha reso semplici le materie più oscure, ha combattuto l’elitarismo e l’ignoranza con il suo stile semplice, umile e franco. E per questo ci è entrato nel cuore, come un nostro professore universale.
Ma questo lo sapete probabilmente già.
Ci sono cose invece che scopri solo quando lo vedi dal vivo (fatelo se ne avete la possibilità!):
- E’ molto più simpatico di quanto tu possa credere.
Ha un forte senso dello humour e riesce a trasformare ogni problema in un’occasione di ilarità (nel nostro caso, mentre illustrava le catacombe sotto San Pietro sul proiettore è apparsa la sagoma di un tecnico che stava passando: Alberto l’ha descritto come uno spirito delle catacombe). - La sua gentilezza e disponibilità sono sconfinate.
Si è ripetutamente dispiaciuto per le persone che sono rimaste fuori dal teatro a causa dei posti esauriti e, dopo la lezione, ha affrontato con tranquillità e gentilezza l’interminabile coda per foto e autografi, scrivendo dediche personalizzate e avendo una parola di incoraggiamento per tutti.
- Ovviamente gesticola parecchio anche dal vivo.
Ma nella lezione a cui abbiamo assistito ha smesso subito, per evitare di confondere le persone sordomute che seguivano la traduzione apposita e ha svolto tutta la presentazione con la mano nella tasca della giacca (di cui il punto sopra). - Naturalmente non poteva non dire “Andiamo a vedere!”.
- E’ capace di spiegare, stregandoti, senza un intoppo, senza un errore, senza una pausa, senza un goccio d’acqua per almeno un’ora e mezza e avere ancora energia per autografi e foto.
- La sua presenza ti trasmette un insieme di serenità ed entusiasmo che ti sprona ad essere una persona migliore.
Se tutti lo facessero il mondo sarebbe molto migliore!
Articolo di Elena