E’ venerdì sera.

Un’intensa settimana lavorativo-scolastica volge finalmente al termine.

La stragrande maggioranza della popolazione dei giovani (dentro o fuori che sia) si sta preparando per i classici impegni sociali del fine settimana.

Ma ci sono alcuni che, invece di mettersi in tiro, si infilano una tuta da ginnastica, prendono i guanti e si preparano a combattere.

No, non sono soldati o pugili. Sono Jedi, Sith, Padawan, Iniziati, Maestri, Cavalieri, ecc.

E, no, non stanno scherzando.

Questa è Ludosport.

Quando io e Agnese – forti della terza visione di Star Wars VII – abbiamo deciso di partecipare alla lezione prova di combattimento con spada laser, ci aspettavamo un po’ un gioco, un insieme di gente che rotea e mena le spade laser con una piccola coreografia.

Quello che non ci aspettavamo (sebbene lo si possa già intuire dal sito) era uno sport in tutto e per tutto, che comincia con 15-20 minuti di riscaldamento, un’ora abbondante di tecnica (ti insegnano i movimenti precisi per attaccare e parare) e una mezz’oretta di duello finale (in cui noi due siamo andate piuttosto in panico, anche se tutti sono stati molto pazienti e gentili e ci hanno risparmiato la vita! Quasi…).

Questo sport è semplicemente geniale: estremamente ben definito da una serie di regole chiare, e molto meno violento di quanto si pensi. Il contatto fisico è minimo, anche perché, ovviamente, la spada laser taglierebbe appena tocca il corpo dell’avversario, per cui andare di forza a sbattergliela contro è inutile (e proibito). Ne deriva che i movimenti, benché veloci, risultano controllati e disciplinati. Il focus, oltre che sul divertimento, è soprattutto sulla sicurezza e sul rispetto.

Uno sport a portata di tutti, anche a chi, come noi, non ha un background di arti marziali, e molto presente in Italia (vedi l’elenco delle accademie italiane qui)

Ma lasciamo la parola a Dario Chiericato, che ha aperto Ludosport a Mestre e ai suoi due allievi Enea e Valeria.


Come nasce Ludosport e come siete entrati a farne parte?

Dario: E’ nata circa 10 anni fa, dai 3 maestri fondatori, che all’epoca erano maestri di arti marziali e discipline medievali. Un giorno hanno regalato loro le repliche delle spade laser dei film di Guerre Stellari, e così hanno iniziato a pensare a come poter trasportare gli stili di combattimento dei film nella realtà.

Sostanzialmente è nata da 3 amici che si sono messi a giocare con le spade laser. [Il potere del fandom! N.d.R.]

Lo stile che utilizzano nei film si ispira a un’arte (marziale) specifica?

Dario: No, non c’è uno stile specifico, si è partiti da uno nuovo pensando ogni colpo come se si avesse in mano una spada laser, codificandoli in base alle informazioni che c’erano in giro, per creare una disciplina nuova. Ovviamente non è stato possibile riproporre tutti gli attacchi presenti nei film perché alcuni, come gli affondi, erano tecniche che potevano far male.

Dov’é presente il Ludosport oltre che in Italia?

Dario: Belgio, Francia, Svezia, Spagna, Russia, Irlanda ed adesso i 3 maestri fondatori hanno iniziato a pubblicizzare Ludosport anche in California, a Los Angeles.

Da che paese sono partiti?

Dario: Loro sono da Milano. Per una volta siamo noi italiani che andiamo a conquistare gli Stati Uniti!

Come siete arrivati a conoscere questo sport?

Dario: Navigando su internet mi sono imbattuto in questa Ludosport e mi sono informato se c’era qualcosa in zona Padova, dove vivo. Purtroppo all’epoca non c’era ancora nulla. Poi alla fiera del fumetto di Villafranca di Verona (due anni dopo) vedo lo stand di Ludo, chiedo se ci sono novità su eventuali nuovi iscritti nella mia zona e non essendocene, faccio per andarmene. Subito una ragazza mi chiama indietro: uno dei padri fondatori è lì e mi dice che c’è un altro ragazzo mio concittadino che studia per diventare istruttore, di mandare loro una mail così mi avrebbero fornito i suoi contatti. Ho contattato l’altro istruttore, Alberto, ci siamo organizzati, io ho iniziato a fare il corso a settembre di un anno fa, poi ho iniziato a fare la scuola a Padova (aperta da fine 2014) e recentemente, a dicembre, sono diventato ufficialmente istruttore.

Voi invece come avete iniziato? 

Valeria: un mio amico mi ha parlato di questa disciplina ed ho voluto provare; all’inizio la cosa mi spaventava un po’, non avevo mai combattuto prima, ma gli istruttori mi hanno messa subito a mio agio e mi sono appassionata alla disciplina che è molto divertente. E’ quasi un anno che frequento.

Enea: ho conosciuto Ludosport tramite un articolo di un amico su Facebook, e dopo il primo minuto della lezione di prova ho deciso che dovevo assolutamente iscrivermi. Sono iscritto da ottobre 2014

Ci sono più iscritti maschi o femmine?

Dario: Il nuovo clan ha la parità tra maschi e femmine. Poi dipende dalle altre accademie.

Ci sono donne anche nelle cariche più alte?

Dario: Ti dico solo che dei tre fondatori della scuola di Torino – che dopo Milano è la più grande d’Italia e la seconda aperta – due sono donne, madre e figlia.

Quanti iscritti ci sono in Italia, più o meno?

Dario: Nell’ultimo torneo eravamo circa 200. Poi adesso col film appena uscito le iscrizioni sono sicuramente aumentate, senza contare le nuove scuole che sono state aperte recentemente, a Pavia e Ferrara per esempio.

Dopo l’uscita del settimo film, avete quindi notato un’escalation di nuovi iscritti?

Dario: Qui a Mestre, nelle lezioni di prova, c’è stato il boom, non avevo mai avuto così tante persone alla prova. Con 41 persone ci siamo trovati in difficoltà perché non avevamo a disposizione tutte quelle spade, ci siamo dovuti arrangiare a comprare bastoni e anche Valeria ne ha portati da casa. Però per il combattimento finale ho fatto usare spade laser funzionanti.

Come descriveresti il tipo di persone che alla fine si iscrive? Sono fan?

Dario: Sicuramente la maggior parte sono persone a cui piace l’universo di Star Wars, ma non necessariamente sono fan. Alcuni si sono iscritti senza mai aver visto la saga… Ma dopo diventa “obbligatorio” vedere i film! (ridendo) Perché sennò fai qualcosa a cui non sei legato.

E’ vero che ad un certo punto della tua crescita come atleta puoi scegliere se proseguire come Jedi o Sith?

Dario: Si. Dopo esser diventato Padawan ed aver passato due esami di stile, puoi scegliere se essere Jedi o Sith e devi essere accompagnato da un maestro.

Parlando anche con altri istruttori, abbiamo visto che é più una scelta soggettiva, cioé decidi di diventare Sith perché ti senti più Sith in combattimento.

All’ultimo torneo però hanno vinto i Jedi dopo un sacco di tempo in cui vincevano i Sith.

Una volta che hai scelto, impari stili di combattimento differenti?

Dario: No, é un percorso che si fa tutti insieme, l’unica cosa che cambia é il colore della spada. Però magari cambia il modo in cui combatti, un Sith é più aggressivo, mentre un Jedi magari, dopo averti colpito, aspetta che tu ti riprenda. É una cosa soggettiva, come abbiamo detto. In genere i Jedi fanno meno colpi ma più mirati mentre i Sith ti attaccano più in sequenza continua, prendendoti per sfinimento.

Ci sono regole nel combattimento?

Dario: La disciplina segue queste tre parole: SErvizio, CUra, RIspetto, (securi).

Il servizio che io rendo al mio allievo, insegnandogli e seguendolo nella crescita e l’aiuto che poi dà l’allievo al maestro, aiutandolo nelle dimostrazioni e continuando a seguire i suoi insegnamenti.

La cura nei movimenti, nei colpi; io non cerco l’affondo o il colpo sul viso perché posso far male ed é anche per questo che si insiste sulla cura dei movimenti, per evitare di fare troppo male all’avversario. Con un colpo laterale all’avversario, tu esegui una serie di movimenti di busto, gambe e braccia e il colpo termina quando tocchi il nemico. Non serve andare di potenza con la spada laser perché taglia appena tocca.

Il rispetto si spiega da solo, il rispetto dell’allievo verso il maestro e viceversa, tra gli allievi e tra i maestri. Si insegna a rispettare l’avversario che sia più debole o più forte, imparando poi a mantenere una mentalità aperta perché dagli allievi si può apprendere qualcosa, come il contrario.

Ludosport è una grande famiglia, se un allievo ad esempio sta una settimana a Torino, previo avvertimento, può unirsi al gruppo presente nella palestra di Torino, fare la lezione e fare i combattimenti. E’ un buon metodo anche per approfondire la conoscenza dello stile perché in un’altra palestra magari si avrà un approccio differente.

Venite invitati ad eventi?

Dario: Parteciperemo al Venezia Comics il 19-20 marzo (ex Mestre Comics), ad un paio di eventi a Verona e a Villafranca di Verona, e poi un evento ancora in fase di definizione a fine febbraio a Padova. Poi eventuali altri appuntamenti vengono gestiti dalle scuole che sono nella zona dell’evento in questione, se riescono.

Fate attività di costuming?

Dario: No, Ludosport non fa costuming ma ci sono alcuni allievi che partecipano al costuming ufficiale della Lucas Film, per esempio Valeria ed Enea ne fanno parte. Enea è addirittura il costumist italiano ufficiale di Luke Skywalker.


Se questo articolo vi ha incuriosito, cercate il centro Ludosport più vicino a voi e fateci sapere le vostre impressioni! Ed un grazie speciale ai nostri intervistati!

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Articolo di Elena

Intervista di Elena, Agnese e Paola

Trascrizione di Paola

Correzione e pubblicazione a cura di Agnese

 

 

 


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011