Il nuovo film Olé Olé Olé racconta il viaggio dei Rolling Stones in America Latina e l’importanza della band per il paese. Per noi, il documentario ha simbolizzato il trionfo della fan culture musicale. Al cinema il 10 Aprile!


Oggi, parlando del nuovo film documentario dei Rolling Stones, “Olé Olé Olé”, ho l’onore di scrivere il primo articolo di fanheart dedicato a un argomento che mi sta molto a cuore: la fan culture musicale. Sarà che fin dai tempi in cui i testi di “November Rain” dei Guns N’ Roses si moltiplicavano sui diari di scuola in ogni sfumatura di Uni Posca (e ogni adolescente col cuore infranto si auto-convinceva che quella canzone era stata scritta proprio per lui/lei), ma mi affascina da sempre il rapporto che si instaura fra un musicista e i suoi fan

Un rapporto che per certi aspetti non è così diverso dal modo di iteragire che notiamo negli altri fandom: basti pensare a Taylor Swift che si presenta (con regalo e tutto) alla festa di compleanno di una ragazza del suo fanclub, o ai Green Day che si divertono a invitare i loro fan sul palco e li fanno cantare e suonare intere canzoni con loro: nell’ultimo tour il cantante Billie Joe ha iniziato addirittura a regalare chitarre! 

Le possibilità di interagire con i fan sono tante, soprattutto grazie all’avvento dei social network che hanno reso queste “rockstar” un po’ più avvicinabili, ma quello che mi affascina di più del mondo della musica è che, anche senza aver mai incontrato o nemmeno visto in foto un artista, a volte con una semplice canzone ascoltata per caso alla radio si riesce a stabilire un legame molto forte, che durerà per anni e magari sempre farà ricordare una certa fase della propria vita. Perchè è proprio con le sue canzoni che l’artista condivide un pezzettino di se stesso con tutti noi, e ci fa conoscere il suo mondo in un modo così intimo che in quei tre o quattro minuti ci ha già conquistati.

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E quale migliore occasione per parlarvi di musica se non l’uscita nei cinema italiani del docu-film “Olé Olé Olé: A Trip Across Latin America”, in cui Paul Dugdale (che già ha diretto video musicali di molti volti noti, tra i quali Lenny Kravitz, Ed Sheeran, One Direction, Coldplay e Adele) ci mostra i retroscena del tour dei Rolling Stones del 2016 in dieci città dell’America Latina, con l’importantissima tappa finale a Cuba. Già l’anno scorso con lo splendido Havana Moon la band ha condiviso con noi l’intero concerto dell’Avana, che non ci ha solo reso partecipi di un’altra performance strepitosa, ma che li ha proclamati il primo gruppo rock che è riuscito a suonare di fronte a più di 1 milione di persone a Cuba, con un live completamente gratuito che entrerà nella storia e che peraltro ha avuto luogo nella stessa settimana della prima visita di Obama (o di qualsiasi presidente degli Stati Uniti negli ultimi 88 anni) nel paese.

In “Olé Olé Olé”, distribuito da Wanted Cinema e nei cinema italiani il 10 aprile, i Rolling Stones non si limitano solo a mostrarci la loro incredibile energia sul palco con le performance live delle loro hit più amate, come Sympathy for the Devil, (I Can’t Get No) Satisfaction, It’s Only Rock N’ Roll e Paint it Black, ma condividono con noi immagini ancora più intime, che esplorano davvero il loro rapporto con i “Rolingos” – i loro fan latinoamericani – un legame che consiste in ammirazione e rispetto reciproco, che trasmette positività e buonumore in un modo contagioso, e che rende quasi impossibile uscire dal cinema senza un sorriso stampato sulla faccia.

E se appartenete a quel gruppo di persone che conosce i Rolling Stones solo per i riff iconici di Satisfaction, o per il Keith Richards da cui ha tratto ispirazione Johnny Depp per il suo Jack Sparrow, o ancora la famosa maglietta con la lingua che avete visto addosso a tutti i vostri amici, preparatevi a stupirvi e ad innamorarvi di quattro personalità folli e straordinarie, piene di energia, perfezioniste fino all’esasperazione, con una creatività e un carisma inarrestabile, ma soprattutto con un grande desiderio di vivere pienamente ogni momento della loro vita.

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foto di Wanted Cinema

Ed è con tutta l’intelligenza e l’umiltà che li contraddistingue che in Olé Olé Olé gli Stones ci parlano di loro.

Mick Jagger, che viene spesso descritto come il più grande front-man della storia, ci affascina mentre lo vediamo ripassare i termini più adatti da usare in spagnolo per rivolgersi ai suoi fan, ci emoziona con il suo carisma magnetico nei live ma soprattutto ci riempie gli occhi di lacrime insieme a Keith Richards con una versione acustica di “Honky Tonk Women”– che per fortuna è stata già caricata su Youtube da una buona anima con lo username “Chris W.” e che potete trovare qui sulla sua pagina (vediamo se riuscite a resistere più di me: io mi sciolgo al minuto 0:43!).

E anche lo stesso Keith – anzi, “Keef”, che è come lo chiamano i fan per sorridere del suo accento British – ci mostra tutte le sue qualità in Olé Olé Olé: non solo il perfezionismo per cui i fan lo conoscono da anni, ma soprattutto la sua capacità di essere sempre spontaneo e completamente innamorato della musica. E’ proprio Keith Richards che ci fa entrare in uno dei loro appartamenti temporanei durante il tour (con tanto di fan appostati fuori dalla finestra!) e che, allo stesso tempo, non ha paura di mostrarci quanto anche lui stesso sia fan di una serie infinita di artisti che sono stati fonte di ispirazione durante la sua carriera.

Un altro momento importante è quello in cui esploriamo uno degli altri talenti di Ronnie Wood, che non è solo un chitarrista eccezionale ma anche un pittore eccellente, come ci ricorda il suo amico brasiliano Ivald Granato con cui lo vediamo dipingere e parlare di se.

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“Rolling Stones”, Acrylic on canvas (2009) – dipinto di Ronnie Wood

E poi c’è Charlie Watts, che essendo alla batteria non può mettersi a ballare mostrandoci le sue “moves like Jagger” nel bel mezzo di un concerto, ma che tiene letteralmente insieme il gruppo, con un’energia davvero inarrestabile e una personalità affascinante. Charlie ve lo mostro in questo video in cui presenta Exhibitionism, un’altra importante tappa per la band, ovvero una mostra itinerante interamente su di loro, con moltissimi contenuti tra cui i costumi originali, la riproduzione del loro appartamento di Londra e molto altro – soprattutto diverse parti interattive che mostrano la grande intelligenza degli Stones in fatto di marketing e che meritano davvero il prezzo del biglietto di ingresso. E del biglietto dell’aereo per Chicago, dove potrete visitare Exhibitionism a partire dal 15 Aprile. (qui i biglietti)

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Ingresso di Exhibitionism a Industria, New York City (foto di Serena)

E se ancora non vi ho convinto su quanto siano bravi ed emozionanti i Rolling Stones (in effetti potrei essere un po’ di parte: adesso ve lo posso dire che sono uno dei miei gruppi preferiti!), vi consiglio di andare a vedere di persona questo meraviglioso viaggio alla scoperta dell’America Latina, e di molto altro, il 10 aprile al cinema. Qui, trovate il link alla programmazione di Wanted Cinema, con la lista di tutti i cinema che proietteranno Olé Olé Olé, e se il vostro cinema non dovesse esserci, non temete: qui trovate il download digitale su iTunes e qui potete comprare il DVD, in uscita su Amazon UK il 26 maggio.


di Serena Seghedoni

Categorie: EventiMusica

Serena

Autrice. "Sometimes I've believed as many as six impossible things before breakfast" Alice In Wonderland