Well I’m not dumb but I can’t understand,

why she walked like a woman and talked like a man…

 

(Lola, The Kinks)

Buonsalve fans di tutto il mondo!

A pochi giorni dagli Oscar e dalla sua vittoria, Eddie Redmayne torna a far parlare di sé con l’uscita della prima immagine ufficiale di The Danish Girl . Il film diretto da Tom Hopper, vedrà il giovane attore britannico nei panni di Lili Elebe, nata Einer Wegener, primo uomo ad essersi sottoposto all’operazione per cambiare sesso.

Ecco l’immagine:

Lili Elebe (Eddie Redmayne) in The Danish Girl.

Da donna lo devo ammettere, un pochino rode. In pratica Eddie è la sorellina di Jessica Chastain,

Jessica Chastain

Sono cose che bisogna imparare ad accettare…

Lili è solo l’ultima di una lunga serie di donne bellissime, interpretate da uomini, che negli ultimi decenni hanno invaso piccolo e grande schermo.

Non è giusto quindi prendersela solo con Eddie, sono molti gli attori meritevoli dei kleenex e del rancore di tutte noi (oltre che di una non troppo -almeno da parte di chi scrive- celata ammirazione).

Ho provato a stilare una classifica di uomini da biasimare in quanto donne troppo belle (o quantomeno troppo credibili), ma il numero è sorprendentemente alto, quindi se notate qualche illustre assente (d’ora in poi parlerò al femminile because of reasons) vi prego di segnalarmelo.


5) Charlie Chaplin in A Busy Day (1914)

Bisogna ammetterlo… qui la cosa è un po’ tirata per i capelli (ma non ho saputo resistere!).

Non è che Chaplin in A Busy Day sia un modello di bellezza e sobrietà femminile… però (c’è, sempre un però!) io sono convinta che, se lo scopo finale non fosse stato quello di creare un personaggio comico, una “macchietta”, Chaplin a conti fatti sarebbe stata una gran bella donna.

Vi lascio qui il link al corto… provate un attimo a immaginarvelo serio, truccato ma soprattutto fermo per due minuti, è chiaro che dietro quella saltellante bestiolina si nasconde una creatura di fascino.


 4) Jude Law  in Rage (2009)

Rage è un film del 2009 per la regia di Sally Potter (Orlando, Lezioni di tango) in cui Jude Law interpreta il sensuale travestito Minx.

Michelangelo è un blogger inviato dietro le quinte di una sfilata d’alta moda. Le interviste da lui raccolte ai vari personaggi che “popolano” questo ambiente, costituiscono il corpo centrale del film che si presenta come sperimentale e interessante.

Sicuramente la meno “femminile” delle interpretazioni di cui parleremo, ma gli occhi da gatto e l’atteggiamento da diva contribuiscono a rendere la sua performance tra le più significative e magnetiche all’interno di questa particolare opera. Nonostante il fatto che Law interpreti un travestito (e non un transessuale o una donna a tutti gli effetti), le sue movenze e il trucco, pesante ma non eccessivo, gli consentono di mantenere un certo equilibrio senza sforare mai nell’artificioso “effetto drag queen”.

Qui potete trovare il video dell’intervista a Minx.


3) Cillian Murphy in Breakfast on Pluto (2005)

Ambientato durante la Guerra civile irlandese, racconta la vita del giovane transessuale Patrick (Kitten). Cresciuto orfano e affidato alle cure della perpetua in un paesino nella campagna irlandese, decide di partire verso Londra alla ricerca della madre. 

Cillian Murphy è semplicemente sublime, oltre che una creatura sconvolgentemente bella (sia in biondo che in moro!). Ci regala un’interpretazione dosata, raffinata, che esalta tutte le sfaccettature di un personaggio complesso e instabile come Patrick/Kitten.

Inoltre, per chi come me si scoprirà profondamente ignorante della storia e della cultura Irlandese, il film può offrire interessanti spunti di ricerca e riflessione.

E

Cillian Murphy in Peacock (2010)

John è un impiegato di banca che soffre in segreto di uno sdoppiamento di personalità. La sua “metà” si chiama Emma, una donna che ama la vita domestica e che tutte le mattine, prima che John vada a lavoro, prepara la colazione. Un giorno a causa di un incidente, Emma esce di casa e i vicini la incontrano. Da questo momento John fingerà che Emma in realtà sia sua moglie sposata in segreto. 

Dargli due posizioni mi sembrava eccessivo ma trovo giusto nominare entrambi i film.

Anche se le due opere sono molto diverse tra loro come contenuti, la capacità di Murphy di vestire efficacemente panni femminili appare evidente. In questo caso rispetto al primo, è da apprezzare anche la sua bravura nel riuscire a passare da un “ruolo” all’altro, conferendo ad entrambe le personalità i tratti caratteristici del proprio genere.


 2) Ben Whishaw in Cloud Atlas (2012)

Riassumere Cloud Atlas mi prosciugherebbe anni di vita, vi riporto quindi alla sinossi ufficiale del film che ho trovato su wikipedia: <<Un’epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro, come una sola anima è trasformata da un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si insinua nei secoli sino ad ispirare una rivoluzione>>.

Dovuta e personale premessa… voglio ammetterlo, dentro di me ero convinta che Ben Whishaw sarebbe stata una donna molto più sexy, probabilmente perchè lo vedo molto delicato e fine e quando ho visto Georgette, la signora che interpreta in Cloud Atalas, sono rimasta sorpresa.

Ad ogni modo, in mezzo a turbine di interpretazioni e prodezze del make-up che è questo film, Ben è riuscito a “mimetizzarsi” davvero molto bene, risultando credibile e molto femminile.


1) Lee Pace in Soldier’s Girl (2003)

Barry, soldato semplice in stanza in Kentucky, conosce la transessuale Calpernia (ex medico militare e veterano) dopo averla vista esibirsi in un locale per drag queen. I due si innamorano e iniziano una relazione che sarà messa a dura prova a causa della sua natura.

Vorrei essere professionale fino in fondo… non so se riuscirò a dissimulare la mia cotta nemmeno per tre righe. Però ci provo.

Tralasciando per un secondo la storia, che naturalmente è straziante, la cosa che mi ha colpito maggiormente dell’interpretazione di Pace è la naturalezza con cui è riuscito a calarsi in panni femminili, creando un personaggio estremamente “reale”, soprattutto nelle scene di ambientazione quotidiana (dove al contrario nelle scene di “esibizione” risulta a tratti un po’ legnoso). Colpisce molto nelle interviste il suo continuo rimarcare quanto la vera Calpernia non sia quella che vedi sul palco ma la ragazza acqua e sapone in jeans, su cui si è chiaramente concentrato.

La complessità e lo studio che viene riservato ad ogni movimento, ogni sguardo, coadiuvati… oh insomma, ma guardatela santo cielo!

E voi… quali sono gli uomini che credete siano anche delle grandi donne?


di Susanna


Susanna

Autore "In the end, it doesn’t matter what design we choose because it’s what’s inside the machine that’s brilliant" Joe, Halt and Catch Fire

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