ATTENZIONE: questo articolo contiene qualche SPOILER minore.
“The game is afoot, and we’re going to need a lot of tea.”
– Madam Vastra, Doctor Who 8×01
“Il gioco è in corso, e avremo bisogno di molto tè.”
– Madam Vastra, Doctor Who 8×01
Il gioco, in effetti, è finalmente iniziato e seguirlo con una tazzona di tè bollente è proprio un buon suggerimento. In parte, per consolarci della straziante dipartita di Eleven, e in parte, per digerire l’arrivo del nuovissimo (oh beh, insomma, magari non proprio d’aspetto) Twelve. E, si sa, il momento di passaggio tra due Dottori è sempre un trauma.
Sussurri, bisbigli, mormorii di speranza e disapprovazione hanno popolato la rete in un crescendo di attesa fino alla data cerchiata in rosso nel calendario di ogni degno Whovian: 23 agosto 2014.
Capaldi è atterrato. Ed è stato promosso.
La prima cosa che si nota si lui è l’espressione. O meglio, più precisamente, le sopracciglia. E che sopracciglia!
Sì, l’avevamo notato.
“They’re independently cross, they probably want to cede from the rest of my face and set up their own independent state of eyebrows.”
– Peter Capaldi, Doctor Who 8×01
“Sono indipendentemente corrucciate, vogliono probabilmente staccarsi dal resto della mia faccia e dichiarare il loro stato indipendente delle sopracciglia”,
– Peter Capaldi, Doctor Who 8×01
E i social impazzirono.
Trova le differenze.
Moving on,
Sì, perché l’altra cosa che si nota del Dottore (e se non siete esperti di cadenze anglosassoni ve lo precisa comunque lui nel corso della puntata), è che il Dottore è scozzese.
Come David Tennant. E John Barrowman. E Karen Gillan. E ovviamente Steven Moffat.
God bless Scotland.
Infatti a differenza del “collega” Tennant, che come Dottore aveva mantenuto spesso uno standard British English accent, Twelve è dichiaratamente scozzese e Moffat ha voluto che facesse libero uso delle sue inflessioni native nella serie.
Ma, a parte le sopracciglia e l’accento, come hanno giudicato Capaldi, i Whovians?
E non dimentichiamo che lo stava dicendo a un dinosauro femmina.
Capaldi è un Dottore più vecchio, meno rubacuori (ma non per questo meno affascinante), più dark e, se possibile, ancora più imprevedibile.
E poco amante degli abbracci.
Ha pure un bel caratterino: il susseguirsi di battute con Clara, in una escalation di frecciatine sarcastiche ed egocentriche è stato uno dei momenti più belli della puntata.
E guai a coglierlo in fallo.
E, a proposito della straordinaria prima puntata, siamo sinceri:
In effetti, se non eravamo rimasti senza fiato dall’arrivo di questo strano, rude Dottore con i suoi ciglioni da combattimento e il suo accento delle Highlands, ci pensa la trama firmata Moffat a lasciarci col fiato sospeso mentre ritorniamo con la mente ai robot di parecchie puntate fa, ricordandoci di Tennant e della bellissima Mme de Pompadour…
Ma non c’è stato ovviamente un plauso universale pro Capaldi: tra le molte lodi, qualcuno ha espresso la sua perplessità e, naturalmente il periodo di lutto per Matt Smith è inevitabile:
Ma siamo convinti che Capaldi riuscirà a convincere anche gli “Eleveniani” più incalliti.
Nel frattempo, la maggioranza dei Whovian è con lui:
Complimenti anche da Amanda Abbington (Mary in Sherlock):
E concludiamo con una delle numerose coincidenze (?) che accompagnano Capaldi come Dottore.
Molti di voi sapranno già che a 6 anni il giovane Peter scrisse a un giornale locale dichiarando la sua ferma intenzione a “diventare un attore per aiutare il Dr. Who” e negli anni seguenti tempestò di lettere il fan club e lo staff della serie.
Infine riuscì a comparire nell’episodio “The Fires of Pompeii” (serie 4, episodio 2) come il capofamiglia Lucius Caecilius Iucundus e, ricordiamo, l’eruzione del Vesuvio nella puntata avviene proprio il 23 agosto 79 a.C. Un’altra coincidenza?
Ma forse non tutti sanno che:
Inutile dire che sono balzata sulla sedia e sono corsa a controllare sull’IMDB. E difatti:
Coincidenze???