The Edge, l’esperienza in realtà virtuale della Uqido, vi riporterà ai vostri sogni di bambini e adolescenti per farvi sentire un vero esploratore… disposto ad atti eroici per raggiungere l’obiettivo.
Poco più di un mese fa, frugando Eventbrite alla ricerca di eventi che mi permettessero di conoscere un po’ meglio la realtà virtuale e il suo funzionamento, mi sono imbattuta in questo:
Prima di sapere alcunché su cosa fosse e in cosa consistesse, ho visto l’immagine e ho capito due cose:
- questa esperienza mi avrebbe spaventato a morte;
- questa esperienza “s’era da fare”.
Il “Be Brave”, poi, è stata la ciliegina sulla torta e vorrei vedere chi riesce a rifiutare una sfida così presentata, soprattutto se siete fra quanti, come me, che di fronte agli effetti grafici del sito ufficiale dell’esperienza hanno avuto un moto d’amore per tutto quello che questa installazione sembrava rappresentare.
Prima però di lanciarmi nell’avventura, mi interessava capire meglio chi ci fosse dietro questa esperienza. Ho perciò contattato Uqido, azienda padovana nata nel 2010 come software house, composta da un team di meravigliosi ingegneri che sul sito si presentano con ruoli presi direttamente da Star Wars – Maestro Jedi, Boba Fett, … – e non solo (nda: come conquistare il cuore di un fan in 3 secondi).
Uqido ha all’attivo collaborazioni con alcune fra le aziende più eminenti del territorio italiano e in particolare veneto, come la Ulss 16, per la quale ha creato il sistema elimina code Lucky attualmente in uso in 50 ospedali del distretto sanitario; si occupa di sviluppo software gestionali ad hoc, di digital marketing, di sviluppo e gestione App per iOS, Android e Windows Phone e dedica un ampio spazio alla ricerca e allo sviluppo nel settore biomedicale (qui potete trovare un’intervista fatta al fondatore dell’azienda Pier Mattia Avesani per il sito “Benessere Tecnologico”). Ed accanto a questo, Uqido ovviamente progetta e sviluppa esperienze di virtual e augmented reality che muovono da una filosofia che punta ad evidenziarne l’aspetto immersivo, associando agli elementi visivi e uditivi quelli percepibili con gli altri sensi.
Il risultato principale di tutto ciò è che la persona che si confronta con l’installazione virtuale non è più solamente un osservatore passivo di ciò che avviene intorno a lui, ma attraverso espedienti tecnici (e non solo) ne diviene protagonista, entrando a far parte della storia stessa e di come questa si sviluppa.
L’installazione The Edge produce un effetto simile: senza fare troppi spoiler, alcune accortezze usate dai suoi ideatori – come l’uso di un apposito zaino per il trasporto del computer collegato al visore VR, la brezza leggera che viene percepita sul viso, il video preliminare che dà indicazioni su ciò che si può fare e non si può fare nell’attrazione ma lo fa rendendo queste spiegazioni parte integrante della narrazione – immergono lo spettatore completamente nell’esperienza. E nel farlo, danno anche ragione dell’uso dell’espressione “Be Brave” perché, credete a me, chi soffre un minimo di vertigini si troverà in seria difficoltà ad affrontare alcune parti del percorso…
Parlare con Enrico, responsabile marketing della Uqido, ci ha permesso di scoprire cose alle volte inaspettate sulla storia di The Edge: ad esempio, che il 30% delle persone non riesce a portare a termine l’esperienza e ne chiede l’interruzione prima della fine (ma quelli che la portano a termine si sentiranno letteralmente eroici!); che l’installazione è stata vietata ai minori di 12 anni dopo aver osservato l’eccessivo… coraggio manifestato dai bambini in certe scene, che li portava a comportamenti poco controllabili; ma anche che il target di questa tipologia di prodotti è davvero eterogeneo (e va diversificandosi nel tempo), andando dal ragazzo giovane, esperto di videogiochi, al signore un po’ in là con gli anni che non ha nemmeno mai pronunciato la parola “virtuale” in vita sua. Tutti elementi che da un lato mostrano le attenzioni richieste per creare un’esperienza del genere, per quanto apparentemente di breve durata, e dall’altro quanto ammirevole sia il risultato finale e quali potenzialità di diffusione possa avere. Non per niente, l’installazione – attualmente “in pausa” per il periodo invernale – verrà resa nuovamente disponibile al pubblico dalla prossima primavera, periodo in cui The Edge inizierà il suo tour in giro per l’Italia.
Noi di fanheart3 non possiamo che raccomandarvi, dovunque siate là fuori, di “essere coraggiosi” e lanciarvi in questa esperienza. Potrà essere inizialmente imbarazzante se non siete avezzi allo strumento o potenzialmente terrificante se siete sensibili agli spazi collocati leggermente in alto. Ma certo ne uscirete sentendovi Indiana Jones o, a scelta, Lara Croft… e per chi ha passato la propria infanzia e adolescenza a sognare di diventare un archeologo in loro onore, beh, non potrebbe esserci sfida più gratificante.
In conclusione non possiamo che rivolgere un grazie speciale allo staff di The Edge per la gentilezza e la disponibilità che ci hanno dimostrato. Qui abbiamo solamente accennato ad alcuni dei loro progetti, ma vi consigliamo la pagina Facebook per essere aggiornati su tutte le loro novità (ad iniziare dalla prevista installazione alla Cappella degli Scrovegni di Padova) che vi entusiasmeranno sia che siate cinefili, che psicologi che esperti d’arte… o semplicemente dei curiosi.