La data che stiamo attendendo da un anno, l’evento che tutti bramano ma nessuno più di James Franco, il Festival che i canadesi cercano di boicottare senza sosta (riuscendoci sommariamente bene) è finalmente fra noi.
#Venezia71: -1
Le qui presenti fanheartists Agnese, Cristina e Susanna sono pronte alla missione.
Per l’occasione volevamo offrirvi un articolo profondo e serio che presentasse con intelligenza i film da guardare e gli attori da inseguire, ma la nostra ricerca preparatoria ci ha condotto a ben altro…
Nel marasma di titoli, personaggi e trame, infatti, abbiamo scovato un segreto. Nascosto per generazioni, offuscato da luci della ribalta e tappeti rossi, dalle curve di Valeria Marini distesa sul suo yacht e da pornodivi che si trovano improvvisamente a recitare in film autoriali*…
Come direbbe Sid Hudgens (ndr: L.A. Confidential, God bless Bud White’s grumpy soul!), “Ricordate, cari lettori. E’ una notizia di prima mano, molto ufficiosa, resti fra noi e quindi.. ZITTI-ZITTI…”.
Ci siamo lamentati perché Toronto ci ha portato via i divi. Ci siamo lamentati perché persino il Festival di Telluride ha avuto più fortuna di noi! Pensavamo che a Venezia non venissero dati soldi a sufficienza per colpa del neo-nato Festival del Cinema di Roma e che quindi non potessimo permetterci celebrità… o che semplicemente le celebrità se la tirassero troppo e noi avessimo troppo rispetto per noi stessi per abbassarci alle loro richieste assurde.
Abbiamo creduto che il fato, il caso, il CINEMA, insomma, ce l’avessero con noi.
Ma ora possiamo affermare con certezza che non è così. Ora abbiamo finalmente scoperto che c’è un piano dietro tutto ciò. Un piano ben congegnato, che difficilmente avremmo potuto individuare se non uscendo da noi stessi e adottando una prospettiva “oltre”, imparata in anni di film visti seduti su un divano o in una sala cinematografica.
La prospettiva che solo i veri fan potevano cogliere. Le vere fangirls. True fangirls.
Questo piano ha una mente… e un centro.
Il centro, ormai dovremmo esserne consapevoli tutti, è chiamato Owen Wilson.
La mente, quella di colui che è riuscito ad unire tutti i film in un diagramma perfetto, in cui ogni attore ed attrice trovano la loro collocazione, è del nostro inafferrabile direttore.
Lui, Alberto Barbera.
Come potrete vedere dalle immagini che siamo in grado di fornirvi, ogni singolo attore che reciti in almeno uno dei film presentati quest’anno al Festival, si ricollega ad almeno tre attori di altri film presentati quest’anno al festival … attraverso almeno tre pellicole diverse a cui i suddetti attori hanno lavorato assieme negli anni.
Prendiamo ad esempio Emma Stone, alla Mostra con Birdman, film di apertura. Emma Stone è stata in “Easy A” con Penn Pedgley, anche lei al festival quest’anno con Cymbeline.
Penn Pedgley ha a sua volta recitato con un’altra star di questo festival, Imogen Poots (She’s funny that way, fuori concorso) in “Greetings from Tim Buckley”. Ed Imogen Poots ha partecipato a “Jane Eyre”, dove era presente Jamie Bell (Nymphomaniac, fuori concorso, vincitore del premio “perché diavolo sei al Festival quest’anno che non ce ne po fregà di meno e sei pure già uscito in sala”).
Ma in che altro film abbiamo recentemente visto Jamie Bell? “Snowpiercer”! …dove era presente – rullo di tamburi – Ed Harris, al Lido anche lui con Cymbeline e che ad un certo punto della sua carriera si è trovato a recitare accanto a January Jones in “Sweet Water”.
La stessa January Jones alla Mostra con Good Kill (in concorso) e in televisione con Jon Hamm in “Mad Men”, attore che ritroviamo quest’anno a Venezia in The Sound and the Fury ma che era stato una delle voci nel film “Robot Chicken” assieme a – sorpresa delle sorprese – di nuovo lei, Emma Stone, che chiude il cerchio.
COINCIDENZE???
Le vere ragioni e i motivi celati dietro questo schema, questo filo rosso che attraversa Venezia 71, ahimè, rifuggono la comprensione delle nostre abili ma pur semplici menti e tutta una serie di altre importanti domande si aprono a questo punto:
…perché Naomi Watts sembra essere una costante presenza del diagramma?
…perché James McAvoy, pur presente in almeno metà dei film che la nostra ricerca ha scovato come collegamenti fra gli attori, non è in nessun film del Festival ( No davvero, perchè?! Dove abbiamo sbagliato James?! )?
…e soprattutto… perchè è così difficile pronunciare il nome Zach Galifianakis?
A questi e molti altri quesiti cercheremo di dare risposta nei prossimi dieci giorni, attraverso un daily specificatamente studiato per condividere con chi non potrà essere a Venezia le nostre scoperte cinematografiche (e non), gli incontri fortuiti con i (pochi) vip presenti e le assurdità e bellezze che sicuramente anche questa edizione del Festival non potrà *non* offrirci.
Tornate dunque a seguirci su queste pagine e su twitter (@fanheart3).
Vedrete cose che voi umani…
*le scene sopra menzionate si sono effettivamente verificate (!!!). Foto su richiesta.