Felice Samhain! (Come direbbe probabilmente Sheldon Cooper).

Forse non tutti lo sanno, ma l’origine della festa di Holloween è legata all’antico Capodanno celtico, il Samhain appunto (dall’irlandese arcaico samain/samuin= fine dell’estate) che cadeva nella notte tra il 31 Ottobre e l’1 Novembre. Passata attraverso l’istituzione della festa cristiana di Ognissanti (1 Novembre), diventa una celebrazione laica nei paesi anglosassoni con l’avvento del protestantesimo.

Come altre ricorrenze simili, oggi gode della cattiva fama di festa “consumistica”, poco legata ai valori tradizionali. È indubbio però che Halloween, con le sue ragnatele finte e pipistrelli di plastica, riesce a conservare per tutti un fascino speciale che la rende magica e irresistibile.

Chiusa la parentesi Superquark, noi di fanheart3 dopo lunghe elucubrazioni, abbiamo deciso di omaggiarla offrendovi una classifica delle 3 serie tv che (a nostra assoluta discrezione) hanno dimostrato di saper festeggiare al meglio il 31 Ottobre.

3. Supernatural

http://www.hdmagazine.it/wp-content/uploads/supernatural2.jpg

Era inevitabile che Supernatural finisse in questa classifica, anche solo considerando che i due protagonisti sono dei cacciatori di mostri.

Fermo restando che un po’ tutta la serie potrebbe esse considerata “halloweenesca”, la produzione ha sempre avuto un occhio di riguardo per la festa, proponendo episodi particolarmente inquietanti e a tema. It’s the Great Pumpkin, Sam Winchester! (ep. 7, st. 4) è il più strettamente dedicato.

Sam e Dean il giorno prima di Halloween si ritrovano ad indagare sul misterioso decesso di Luke Wallace, morto per aver ingoiato alcune lamette insieme a delle caramelle. Si tratta del primo di una serie di sacrifici umani perpetrati da una potente strega, intenzionata a evocare nella notte del 31 Ottobre (in occasione del Capodanno celtico) il demone Samhain, portando l’inferno sulla terra.

Sicuramente non è la più innovativa delle trame e l’episodio in sé non è uno dei migliori visti, ma (come spesso accade per la serie) è da apprezzare il riferimento alla tradizione. Sacro e profano si mescolano in quello che vuole essere (alla “Supernaturalmaniera”) un omaggio alle Origini del Mito.

Fra i pregi dell’episodio, oltre al fatto che scatena la curiosità di saperne di più sulla storia di Halloween, c’è da notare che quello che poteva facilmente finire per essere un filler è in realtà strettamente legato alla storyline principale della stagione. Well done!

2. Buffy – The Vampire Slayer

Come per Supernatural, potevamo, parlando di Halloween, non citare Buffy?

Per una serie che sembra nata per celebrare la festa degli spiriti, Buffy si mantiene molto discreta, dedicando al 31 ottobre non più di tre episodi, bellissimi, in quanto permeati dallo spirito della festa. Vediamo i protagonisti parlare dei loro progetti per la serata, decorare la casa e intagliare le zucche. Inoltre, a fronte di una serie tutt’altro che “buonista” e rilassante, sono (almeno due su tre) parentesi molto leggere e divertenti.

In Halloween (ep. 6, st. 2) Buffy e gli altri protagonisti si ritrovano trasformati nei personaggi di cui si sono travestiti. Willow diventa un fantasma, Xander un soldato e Buffy… una dama del 1800! (in rosa ovviamente). Inutile dire che una delicata e spaurita fanciulla non è proprio il massimo per affrontare l’attacco dei vampiri…

L‘idea è bellissima e l’episodio risulta esilarante e godibile, con tanto di romantico finale.

In Fear, Itself (ep. 16, st. 4) durante una festa in villa, i ragazzi si ritrovano intrappolati in un’autentica “Horror House” da un demone che si nutre della paura delle persone.

Di questo episodio è carino ricordare la spiegazione di Giles in merito al fatto che nella notte di Halloween le (vere) creature soprannaturali tendono solitamente a non agire, ritenendolo “troppo scontato”.

Chiudiamo il trittico con All the way (ep. 6, st. 6), a mio avviso il meno interessante dei tre, anche se rispetto agli altri è più strettamente legato alla storyline principale della stagione. Per la gang è un Halloween alla riscoperta (o scoperta, dipende) di sé stessi. Xander e Anya annunciano ufficialmente la loro relazione, mentre Tara ha un’importante discussione (una delle prime) con Willow in merito al suo uso eccessivo della magia. Il tutto condito dalle prime turbe adolescenziali di Dawn.

1. The Simpsons

https://www.robedacartoon.it/media/attributesplash/The-Simpsons1.jpg

Era ovvio. Orsù.

Halloween per molti (per chi scrive sicuramente) si traduce con: dolci + travestimento + festa + The Simpsons Treehouse of Horror !

A partire dalla seconda stagione (1990) ogni anno l’ultima settimana di Ottobre o la prima di Novembre, arriva l’episodio Treehouse of Horror. Storicamente suddiviso in tre segmenti (tre miniepisodi) in cui vediamo la famiglia Simpstons alle prese con fenomeni sovrannaturali spesso molto violenti e dissacranti è anticipato da un breve prologo introduttivo di contenuto variabile.

Non potendo parlare singolarmente, per questioni di tempo e di spazio, delle 25 (o meglio XXV) ToH finora andate in onda, ho deciso di proporre una ToH Top 3 (miniclassifica nella classifica) con gli episodi che mi sono rimasti più nel cuore.

III. Treehouse of Horror VI

Forse avrebbe meritato anche qualche posizione in più, dato che oltre che contenere due degli episodi che (forse anche per ragioni sentimentali) amo di più, è anche “innovativo” dal punto di vista tecnico.

Nella prima storia Attack of the 50-Foot Eyesores, la meno accattivante, Homer ruba la ciambella gigante dall’insegna di Lard Land Donuts scatenando l’ira del gigantesco omino che devasterà la città pur di riaverla.

In Nightmare on Evergreen Terrace, omaggio alla popolare saga Nightmare di Wes Craven, il giardiniere Willy viene erroneamente bruciato vivo durante un ricevimento dei genitori a scuola. Per vendicarsi, si trasformerà in un terribile mostro degli incubi (con tanto di maglione a strisce rosse e verdi) per perseguitare e uccidere i bambini nel sonno. Inutile dire che se come me avete un debole per gli scozzesi belligeranti e Freddy Krueger, questo è il corto che fa per voi!

L‘ultima e forse più significativa storia Homer³, vede Homer protagonista di una parodia dell’episodio Little Girl Lost della serie Ai Confini della Realtà (The Twilight Zone). Intrappolato in una misteriosa dimensione in 3D, Homer affronterà una serie di disavventure che lo porteranno nel finale della storia a “cadere” nella nostro mondo e incontrare delle… persone, reali.

Homer ha sempre il potere di tirare fuori il mio lato materno e la sua titubanza e paura negli ultimi secondi vedendo degli esseri umani, con quel “e questi? questi cosa vogliono da me?”, mi ha sempre intenerito tantissimo. Senza contare che ad oggi è l’unica occasione in cui si sono visti i Simpsons “interagire” in una scena a tecnica mista con il mondo reale.

II. Treehouse of Horror V

Evidentemente erano anni particolarmente creativi! Si tratta di uno degli episodi più “splatter” della serie, così fortemente voluto da David Mirkin (produttore esecutivo e showrunner), arrabbiato con la United States Congress che minacciava costantemente di voler censurare lo show, considerato troppo violento e sopra le righe.

The Shining, come intuibile, è una rivisitazione del famoso film del regista S. Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo di S. King.

La famiglia Simpsons si trasferisce nella villa del signor Burns quando Homer ne diventa il custode. Ma “no TV e no beer make Homer go crazy” e come da copione il nostro in breve impazzisce, tentando di assassinare tutta la famiglia dietro consiglio del fantasma di Moe (Boe nella versione italiana).

Per un appassionato di horror e conoscitore del film è consigliato in ogni caso, anche solo per apprezzare la qualità dell’adattamento che nonostante tutto mantiene la struttura originale riuscendo a non snaturarne i contenuti. È curioso sapere che Matt Groening, “papà” dei Simposons, all’epoca non aveva ancora visto il film di Kubrick e per questo alla prima visione non poté godere delle citazioni e dei riferimenti fatti.

In Time e Punishment, Homer trasforma accidentalmente un tostapane in una macchina del tempo… e qual é la prima regola dei viaggi nel tempo? Mai e poi mai cambiare il passato! Peccato che Homer schiaccia un moscerino in epoca preistorica, causando una catena di imprevedibili disastri.

Rielaborazione di molti luoghi comuni, da film e telefilm, sui viaggi nel tempo, è un episodio che consente di apprezzare a pieno la creatività degli autori e l’ironia spietata che permea la serie.

Nell’ultimo e più crudele dei tre segmenti, Nightmare Cafeteria, il preside Skinner deve far fronte al sovraffollamento delle classi di “punizione” pomeridiane e al budget sempre più scarso della scuola che non può più permettersi di comprare carne per la mensa. I bambini però sembrano così paffuti e teneri…

Inutile girarci intorno, il preside e i docenti cannibali che si mangiano gli scolari vuol dire davvero premere sull’acceleratore. L’episodio – davvero ben scritto – è violento, terribile, truculento come nessuno prima e pochi dopo. Sicuramente un bello schiaffo alla censura.

I. Treehouse of Horror I

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/8/8c/Treehouse_of_Horror.pngPrimo storico episodio di Halloween, andato in onda negli USA il 25 Ottobre 1990. Nel prologo, Bart, Lisa e Meggie raccontano storie dell’orrore nella loro casa sull’albero (da cui il titolo della “serie”) spiati da Homer.

Le storie sono molto classiche e ispirate ai fumetti horror della EC Comics. Per paura che i bambini si potessero impressionare, l’episodio ha un prologo in cui Marge avvisa che potrebbe presentare contenuti disturbanti per i più piccoli, modalità che venne mantenuta anche per i tre episodi ToH successivi. Viene eliminato a partire dal quinto episodio, quando la produzione si rende conto che tale avviso in realtà attirava ancora di più l’attenzione dei più piccoli.

La prima parte, Bad Dream House, è un omaggio a tutti i film e racconti sulla case infestate (tra cui la saga di The Amityville Horror e The Poltergeist). I Simpson si trasferiscono a vivere in una villa, meravigliati dal modico prezzo di vendita. Durante la notte però la casa si “anima” (pareti grondanti di sangue e oggetti volanti) e possiede Homer e i ragazzi, obbligandoli a darsi la caccia con ascia e coltelli.

Marge cercherà di convincerla a smettere e a farli vivere tranquillamente… la casa, disperata, deciderà quindi di autodistruggersi piuttosto che ospitare la famiglia.

L’estetica della villa è ispirata al maniero della famiglia Addams e la storia può considerarsi una “classica parodia” dei luoghi comuni legati ad Halloween e ai racconti dell’orrore.

In Hungry are the Damned i nostri vengono rapiti e rimpinzati di cibo dagli alieni Kang e Kodos, qui alla loro prima apparizione nello show, con la promessa di essere portati ad una favolosa festa in un pianeta bellissimo. Lisa però, teme che i due siano intenzionati a mangiare la sua famiglia e cercherà di smascherarli. Gli alieni, realmente benintenzionati, si arrabbiano e li riportano sulla terra.

Pregio dell’episodio sta nel suo continuo ribaltare le carte in tavola, procedimento sintetizzato al meglio nella scena del libro di cucina che Lisa adduce come prova delle cattive intenzioni dei loro “ospiti”. Personalmente adoro quei due bavosoni di Kang e Kodos, soprattutto quando fanno i cattivi (anche se non è questo il caso!) quindi, a maggior ragione, un episodio da vedere.

Chiudiamo con l’ultimo e più bello dei corti, The Raven, ispirato all’omonimo poema di Edgar Allan Poe. A mio avviso si tratta del migliore segmento delle ToH ad oggi realizzato, forse anche per la sua intensità e “spiritualità” (non per niente all’epoca la produzione era dubbiosa della sua riuscita perché risultava troppo “serio”).

Nella versione italiana, il brano di Poe viene magnificamente recitato dalla voce calda e avvolgente di Tonino Accolla (come tutti sanno ormai ex, storico, doppiatore di Homer). Purtroppo non sono riuscita a trovare una clip on line da potervi linkare, ma se siete interessati (anche e soprattutto i non fan dei Simpson) vi consiglio vivamente di recuperarlo perché merita almeno una visione. Sono sicura che vi resterà nel cuore.

Concludiamo l’articolo augurandovi un felice 31 ottobre, pieno di dolci, scherzi e film horror! Vi lasciamo in compagnia di una delle migliori sigle delle ToH, risalente al 2012.

Scritta e diretta da Guillermo Del Toro, ha scatenato l’entusiasmo dei fan per le moltissime citazioni, sia ai suoi film che ad alcuni importanti cult del genere horror e un paio di famosissime serie tv.

Enjoy!

di Susanna


Susanna

Autore "In the end, it doesn’t matter what design we choose because it’s what’s inside the machine that’s brilliant" Joe, Halt and Catch Fire