Daily 5… e 6.

Vi abbiamo lasciato, al Daily 4, con un breve accenno sulle nostre avventure alla ricerca di Viggo Mortensen, ed eccoci di nuovo con voi per un riepilogo di quanto accaduto negli ultimi due giorni che hanno visto la sua bionda presenza solcare le strade del Lido.

Ma andiamo con ordine.

Perché domenica è stato anche il giorno di un altro (futuro) simbolo dei fandom di tutto il mondo: parliamo di Adam Driver, il cui nome al momento vi dirà ben poco ma che fra un anno circa sarà eroe nazionale, dopo che ci avrà mostrato le sue doti di bad guy nel prossimo episodio di Star Wars.

Sapevatelo.

Adam, pace all’anima sua, è sembrato un po’ trafelato dalla situazione: ha tentato eroicamente di firmarci autografi e concederci foto, ma la sua assistente/agente/responsabile/sai te chi era sembrava avere un attimo di fretta.

L’ha infatti trascinato via letteralmente lanciandolo nell’auto (donnina piccola ma forzuta), nonostante le sue urla di protesta. Beh, urla magari no, ma avete capito cosa intendiamo.

Altri elementi piacevoli hanno comunque accompagnato la nostra attesa di Aragorn.

L’attore francese Tahar Rahim, ad esempio, che la sottoscritta personalmente non conosceva ma che è lieta di aver osservato con attenzione maniacale (nota per i posteri: se avete l’occasione, fatevi SEMPRE una foto con l’eventuale vip che avete di fronte, anche se non avete idea di chi sia. Arriverà il giorno in cui, se no, rimpiangerete di non averlo fatto. Parliamo per esperienza).

Accanto a questo, le due ore (!!!) passate in un cespuglio sotto una scala, attendendo fiduciose il divo del cuore, sono state alleggerite dalla ripetizione a loop di una canzoncina su Berlusconi che proveniva dalla adiacente Sala Darsena. La condividiamo con voi per l’aggiunta in ogni vostra playlist.

Finalmente, dal nulla si materializza lui: camicia blu, pantaloni giusto quell’attimo aderenti da far rendere gloria al cielo nei secoli dei secoli, e una meravigliosa, splendida chioma bionda. Viggo, 56 anni e la grazia di un cavallo da corsa, è esattamente come ve lo aspettate: riservato, cortese, affascinante, timido.

 

Le urla che hanno accompagnato Al Pacino o Owen Wilson sono state ridotte a sussurri questa volta, perché, si sa, il fan percepisce in maniera quasi istintiva le personalità di chi ha di fronte ed adatta le proprie manifestazione di affetto a quanto vede.

Judi Dench, nel lontano 2013, ci aveva fatto acquietare come sudditi davanti ad una regina.

Tom Hiddleston provoca un aumento della percentuale di bontà nel proprio cuore di circa il 77%.

Benedict stimola la produzione di un linguaggio aulico ed accento preciso in chi gli parla.

E lui, Viggo, ha provocato un’ondata di educazione e bon ton e sono convinta che le persone lì presenti improvvisamente abbiano scoperto in se stesse l’amore per i cavalli e il desiderio di adottarne due a testa.

Così, dalla semplice osmosi con lui.

Viggo, oltre alla sua presenza, ha avuto un altro grande merito in questo festival: portare a noi il primo film davvero slash di quest’edizione. Un primo tentativo slash era già stato fatto con Anime Nere, ma il film era davvero troppo ingestibile per le sottoscritte per poter godere dell’idea anche solo per più di due minuti.

In questo caso, la situazione è stata ben diversa.

Perché Loin Des Hommes, che già sulla carta prometteva bene, è il perfetto film per le shipper di tutto il mondo.

Peccato che fossimo tutte in file diverse: non ci è stato possibile condividere in diretta i nostri pensieri. Ma abbiamo potuto verificare in seguito che tali pensieri sono stati gli stessi per tutte per tutta la durata della pellicola…

Oh, guarda, il tizio algerino ha la febbre e Viggo lo cura (hurt/comfort moment).

Oh guarda, Viggo sta urlando contro l’altro tizio e questo finalmente inizia a rispondere (angst moment).

Oh guarda, una cabin in the woods (più che altro, cabin in the desert), in cui si possono rifugiare durante la pioggia (pwp moment).

Oh guarda… OH GUARDA. …………Il tizio ha davvero appena chiesto a Viggo cosa si prova ad andare con una donna?? E Viggo ha davvero risposto “cosa posso farci?”???

E’ stata una sofferenza (piacevole) della durata di due ore, che ha spinto anche amiche non slasher ad affermare sorridenti “Che bella storia d’amore!”.

Insomma, siamo fieri di Barbera per aver portato fra noi pellicole di questo genere e iniziamo a scorgere ulteriori gioie nella Mostra del Cinema di Venezia che, ricordiamo, è il posto dove è stato presentato per la prima volta anche Brokeback Mountain.

Mentre le nostre menti partorivano già accenni alle prime fanfiction dedicate ad un film in concorso, le porte della Sala Grande si sono aperte e per la nostra gioia ci siamo ritrovate in mezzo al diluvio universale.

No, sul serio: fulmini, tuoni, lampi, acqua che cadeva in orizzontale. Attendavamo tutte che Russell Crowe arrivasse sulla sua arca assieme ad Hermione Granger per salvarci, ma non si sono visti né lui né Barbera (impegnato a cercare di entrare all’Excelsior contro il volere di una guardia ligia al suo dovere).

Il panico si è in fretta diffuso fra gli accreditati ancora presenti in sala, tutti memori delle vicende di Sharknado (ironia della sorte: l’anno precedente il film Shark era stato presentato nella stessa sala… coincidenze???).

Le soluzioni sono due: Barbera vuole concederci un film di mezzanotte a sorpresa – come da nostra previa richiesta sul tappeto rosso? O c’è un tentativo alla Saw di non farci scappare dalla Sala? Siamo davvero accreditati liberi o qualcuno sta meditando la nostra fine?

Partono proposte: gioco dei mimi dal palco, assieme agli altri prigionieri accreditati? Proiezione di un film di James Franco a caso? Sederci a turno sulla poltroncina di Tim Roth per assaporarne il DNA?

Prima che potessimo decidere, siamo stati costretti ad affrontare la pioggia, ma non senza aver partorito immagini mentali su un Barbera in tutina da supereroe e la sigla B sul petto (“Barb-man”, non Batman) che viene a salvarci da un triste destino.

La cosa non si è verificata, ma almeno la fuga in vaporetto nel bel mezzo di una laguna in tempesta ci ha dato la possibilità di fare la nostra prima Ice Bucket Challenge senza ghiaccio.

Dopo un weekend conclusosi nei migliori auspici, dunque, ci ritroviamo ad una nuova settimana: il lunedì si presenta più tranquillo (apparentemente). Nessun grande vip da inseguire, una piacevole serie HBO da guardare e voci di Uma Thurman mischiata fra noi per ragioni che non si comprendono ancora.

Avremmo dovuto capire alla parola HBO che le cose non sarebbero state così piacevoli.

Avete presente quelle cose che nei film vi fanno soffrire davvero? Quando dite “io guardo tutto, tranne i film che hanno questo e questo genere di scena”?

Stillate un elenco mentale di queste cose che non riuscite proprio a vedere. Fatto?

Bene, ora sappiate che Olive Kitteridge conterrà esattamente tutte quelle scene che vi state immaginando.

A renderle peggiori, Bill Murray, in cui tutte speravamo per un po’ di buon umore, non era presente in sala. O per lo meno, non era esplicitamente presente in sala. Voci di corridoio dicono che fosse nascosto sotto la sedia di Barbera, ma nessuno ha avuto modo di raccogliere prove sufficienti a confermarlo.

Una persona che invece era sicuramente presente (anche troppo) è il tizio che vola degli X-Men. Ignoriamo tutte il suo nome vero, ma assicuriamo che, fra i vari momenti di eye-sexing fra Fassy e McAvoy in X-Men First Class, appariva pure lui, urlante e in tutina giallo/nera.

NB: ricerche accurate hanno permesso di scoprire che il sopra citato attore era anche presente, non accreditato, in Tom à la ferme. Un giorno vi spiegheremo perchè tale dettaglio è così rilevante…

E quando diciamo che era presente, intendiamo dire che era sempre presente. L’abbiamo trovato al Movie Village (il luogo per eccellenza dedicato agli accreditati, nonché il posto dove si può ammirare la splendida bacheca di Ridateci i Soldi), alla pizzeria nella quale ci stavamo rifocillando e poi direttamente in Sala.

Uno di noi, ma pettinato meglio.

Attendiamo ora di vedere quello che ci aspetta in questi prossimi giorni: in arrivo un film sugli zombie, James Franco e il suo miglior amico, lo spettro di Dakota Johnson che spero sinceramente non sbarchi o sarà la follia (sigh), le premiazioni…

Si dice intanto che Owen Wilson ed Al Pacino girino felici e nascosti in quel di Venezia, quindi tenete gli occhi aperti… non si sa mai chi o cosa potreste incontrare nel vostro cammino…

NB: Bran Stark cammina.

NB2: ma Birdman VOLAAA…

 

(Articolo by Agnese molto assonnata)

Categorie: Eventi

Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011