Gli Eurovision sono la risposta alla domanda che ognuno di noi si è posto almeno una volta nella sua esistenza: perchè sto studiando queste materie? A che mai mi serveranno nella vita?

Ma ti serviranno agli Eurovision, ovviamente… SCIOCCO!

(Beh, quasi tutte. Diciamo che la geografia sarebbe meglio dimenticarla)

Ma andiamo con ordine.

(se avete perso lo step 1, potete recuperarlo a questo link)

Re-impara la storia

Partiamo da questo post per chiarire subito una cosa: all’Eurovision non si va per far vincere il proprio paese. All’Eurovision si va per distruggere i nemici, supportare gli alleati e stringere nuovi accordi per il futuro della propria economia.

Per chi ancora non lo sapesse, pubblico e giuria, infatti, non possono votare per sostenere il paese da cui provengono, ma devono assegnare i loro punteggi ad altri Stati. Lo fanno perchè amano le canzoni? No (e se dicono di farlo, mentono!).

Il voting system degli Eurovion è un hunger game in cui i torti subiti nel corso della Storia di un paese vengono rievocati e rancori repressi riportati alla luce per privare i traditori di preziosi 12 punti e sostenere con furba mossa gli Stati confinanti o che parlano la stessa lingua.

Beh, ad eccezione di San Marino con l’Italia. Il traditore.

E ad eccezione, in effetti, anche dell’Inghilterra che per qualche arcano motivo nessuno vuole votare. O tutti la odiano o tut… Ok, scratch that.

Come volevasi dimostrare

Eurovision e matematica

Sempre restando in tema di votazioni, riprendete in mano le tabelline, perchè la lettura dei punteggi e il calcolare quanto dobbiamo prendere da chi per riuscire a scalare la classifica saranno cose che vorrete essere in grado di fare con la velocità di uno schiocco di dita per non perdervi emozioni per strada.

E soprattutto per godere dentro quando, come successo due anni fa con la coppia rappresentante dell’Italia composta da Ermal Meta e Fabrizio Moro, il (sempre più saggio) punteggio del televoto ribalta completamente le decisioni della giuria.

Ristruttura le tue nozioni di geografia

Partiamo dalla base:

Questo non è cambiato. Agli Eurovision gli Stati Uniti non sono nè saranno mai ammessi per motivi… piuttosto ovvi.

AH! Ma qui arriva il plot twist!

Perchè l’Australia partecipa da ormai qualche anno alla manifestazione… ed ecco, sì, un po’ di confusione nasce spontanea.

Detestiamo gli Stati Uniti o abbiamo qualche idea confusa sulla geografia mondiale?

fanheart3 eurovision australia

Certo è che dopo un primo anno di incertezza, l’Australia sembra aver ben compreso il senso della manifestazione (si veda immagine sottostante, tratta dalla loro performance del 2019) e quindi, ora, un po’ disposti ad accettarli fra noi potremmo anche esserlo.

fanheart3 eurovision australia omg they are flying

Bonus post:

Qualcuno è davvero stato fatto scomparire dalla Romania durante l’esibizione.
Oh, this so-precious event…

Le lingue straniere all’Eurovision

Ogni paese europeo ha come lingua ufficiale l’inglese. Lo sapevate? Bene, ve lo diciamo ora. Credevate che in Romania si parlasse rumeno, in Spagna spagnolo, in Polonia il polacco e in Germania il german.. Ok, ignoriamo l’ultima.

Se uno dovesse basarsi su quanto vede sullo schermo di quella televisione durante l’evento – pensiamo, ad esempio, ad un ignaro americano che osservi allibito la trasmissione – si convincerebbe che qui in Europa siamo davvero uniti sotto un’unica bandiera (molto glitterata) e un unico linguaggio.

Ma poi arriva lei. La meravigliosa Italia. Che da tempo immemore ormai porta i suoi brani all’Eurovision cantandoli in Italiano (e confondendo decine di spettatori). E non ci crederete, ma questo è un punto di orgoglio sommo che ci viene riconosciuto quasi ovunque. A noi e alla Francia (ovvio che la Francia canti in francese, c’erano dubbi?). Siamo davvero cugini.

In questo secondo step abbiamo ripassato le necessità formative che sono richieste per una piena e corretta comprensione di quanto accade durante una serata degli Eurovision.

Arrivederci a domani con un altro step fondamentale e spesso trascurato: i reaction vid sull’Italia.


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011