“Il Premio VR Fan Experience viene assegnato a Baba Yaga per l’accessibilità dell’installazione, per una storia coinvolgente, con un’ambientazione suggestiva ed evocativa di universi di interesse fandomico e per il tipo di interazione, che invita il fruitore ad agire in prima persona anche nelle scelte morali che accompagnano il racconto”

Il presente articolo contiene spoiler sul finale dell’esperienza


Venezia, settembre 2020. Casa del Lido affittata dalla giuria dei fanheart3 awards 2020 per i giorni di Mostra del Cinema. E’ ora di cena. Esco dalla mia stanza e raggiungo gli altri ragazzi seduti al tavolo.

“Bello il finale di Baba Yaga*”, inizio, “Non so chi credesse di essere, quella ragazzina, a dirmi cosa fare. Io sono la sorella più grande, io decido chi si sacrifica e chi si salva”.

Silenzio. Tutti mi guardano, io guardo tutti. Ovunque facce turbate.

“Cosa vuol dire che decidi tu? La sorellina ti dice di tornare a casa da tua madre e che prenderà lei la maschera per proteggervi… e così ho fatto”, interviene uno dei presenti.

“Ma la ragazzina ha un quarto dei miei anni! Io le ho detto ‘zitta’ e ho afferrato la maschera prima che potesse farlo lei. Vi pare che la lascio restare nei boschi da sola a quell’età?”

Due minuti di discussione e un bicchiere di vino alle nostre spalle e capisco che nessuno dei presenti si era reso conto, provando questa produzione in VR, di poter effettivamente decidere come doveva concludersi quella specifica scena. E, paradossalmente, questo è stato il motivo che ci ha fatto optare per Baba Yaga come vincitore della VR Fan Experience dei fanheart3 awards 2020.

*Esperienza in virtual reality in concorso alla seconda edizione dei fanheart3 award

fanheart3 baba yaga poster

Baba Yaga e la selezione per i fanheart3 awards

Baba Yaga è un’esperienza immersiva diretta da Eric Darnell e Mathias Chelebourgh, prodotta da Baobab Studios e presentata in anteprima mondiale a Venezia77 questo settembre nel contesto del Venice VR Expanded.

L’opera racconta la storia di due sorelle che per salvare la madre da morte certa si recano nei boschi per trovare un misterioso fiore e rubarlo alla strega che popola quelle zone.

L’esperienza è stata una delle prime che i nostri selezionatori hanno inserito in concorso ai fanheart3 awards. Il team creativo è infatti collegato ad alcuni dei lavori in VR che maggiormente si rifanno al mondo dei fan: Mathias Chelebourgh è stato autore, fra gli altri, di Alice The Virtual Reality Play (di cui abbiamo parlato qui) e, più recentemente, di Doctor Who – The Runaway.

Eric Darnell, che per il cinema ha scritto e diretto Madagascar e i relativi pinguini, negli ultimi due anni ha portato a Venezia due fra i nostri lavori in VR preferiti: l’adorabile Crow: the legend, cantato da John Legend, e Bonfire, uno dei più forti contendenti ai fanheart3 awards del 2019.

Salva un alieno salva il mondo intero: il simpatico protagonista di Bonfire

Baba Yaga, una fabula per chi è ancora bambino dentro

L’utente che entra nel mondo di Baba Yaga deve interpretare la sorella più grande ed è chiamato a decidere della direzione che prenderà la storia nel finale.

Per farlo, dovrà immergersi in un affascinante setting dai toni disneyani che fin da subito appare familiare. La grafica ricorda infatti tantissimo quella de La Bella Addormentata nel Bosco, con le sue forme angolari e un po’ stilizzate, e anche l’estetica dei personaggi ricalca molto il capolavoro disneyano, dalla madre morente alle dolci piantine carnivore da salvare, fino alla strega cattiva.

Ma Baba Yaga è una fiaba sotto tutti gli aspetti e per vari motivi. Ad esempio, per il modo in cui i singoli capitoli vengono fisicamente introdotti come veri e propri capitoli di un libro o, ancora, per la strutturazione degli eventi, che ricalca passo per passo quelli della fabula classica.

fanheart3 baba yaga capitoli
Un’immagine tratta dai video di presentazione di Baba Yaga (pagina Facebook)

Altri elementi hanno poi richiamato l’attenzione della giuria. Fra tutti, la presenza nel cast, come voci, di interpreti fondamentali nel mondo dei fan: Kate Winslet, ad esempio, ma soprattutto Daisy Ridley nel ruolo di Magda, la sorella più piccola che-vuole-prendere-le-decisioni-per-noi. …Un po’ Rey rimane, in effetti.

Decidere il proprio finale

A ridosso della riunione in cui la giuria avrebbe dovuto stabilire i vincitori dei fanheart3 awards 2020 l’indecisione maggiore riguardo la vittoria di questa esperienza immersiva, già molto apprezzata da tutti i membri, stava proprio nel fatto che, apparentemente, non veniva lasciata all’utente la possibilità di decidere come la storia si sarebbe dovuta concludere.

L’interazione richiesta all’utente, per quanto emotivamente e visivamente coinvolgente, sembrava infatti piuttosto direzionata. Pur calando comunque nei panni del personaggio, non dava l’idea di poter permettere quel tipo di “manipolazione” del racconto che tanto caratterizza l’attività dei fan nei confronti dei lavori di cui sono appassionati.

fanheart3 baba yaga magda
Il personaggio della sorella piccola, Magda

E poi la scoperta, agevolata da un po’ dimestichezza con il mezzo VR: lasciandosi trasportare dal proprio ruolo e agendo come davvero una sorella maggiore agirebbe in una situazione così – con prontezza e poche esitazioni… un attimo di distrazione e l’occasione è persa – è possibile aprire un finale alternativo (e sicuramente più bello) in cui siamo noi a prendere il posto della sconfitta Baba Yaga.

Da qui, fra l’altro, si apre tutta una parte narrativa che amplia ulteriormente il nostro potere decisionale riguardo il finale – e ci mette a confronto con una bella scelta morale. Inevitabile, dunque, che sia io che i miei colleghi abbiamo voluto riprovare altre due volte l’esperienza per poter sperimentare ogni possibilità.

Diventare il personaggio

Se dunque altri lavori – uscendo dall’ambito VR, viene da pensare fra tutti a Black Mirror: Bandersnatch – sembrano entrare in uno stato di sospensione fino a che tu, come utente, non fai una scelta (fosse anche quella di non scegliere), l’aspetto più interessante di Baba Yaga che si viene a creare nel finale è che la storia scorre senza rallentamenti e che per intervenire al suo interno devi essere anche fisicamente pronto a farlo.

Insomma, devi aver già assimilato il personaggio che interpreti e aver un po’ capito come agirebbe in quella circostanza. Un’operazione che ci chiede di lasciare noi stessi indietro e di entrare davvero nella testa dei protagonisti.

Una posizione privilegiata che, come fan, adoriamo vivere. Considerando questo e la fruibilità dell’esperienza, che è stata messa a disposizione di tutti gli utenti in possesso di un Oculus Quest (il visore più diffuso in commercio) e che non richiede particolari conoscenze tecniche per essere vissuta appieno, inevitabile arrivare alla scelta di questa produzione come nostro vincitore 2020.

Baba Yaga, dal 28 ottobre al 15 novembre, sarà al Raindance Immersive, fruibile gratuitamente per chi ha a disposizione un Oculus Quest. Se ne avete occasione, recuperatelo e fateci sapere cosa scegliete!


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011