Giovedì è andato in onda l’ultimo episodio di Supernatural. Dopo 15 stagioni la serie arriva alla chiusura e noi siamo qui, con spoilers, per condividere cosa quest’ultima puntata ci ha insegnato.


Dunque, avete presente questa serie di articoli su Supernatural che abbiamo speso ore a creare (IIIIIIIV)?

Non li rimpiangiamo. Erano logici ed emotivi e rispettavano quanto sapevamo della storia e del fandom dopo averli seguiti per 15 anni.

Non ci facciamo spesso i complimenti da sole, ma lasciateci dire a noi stesse, per na volta: quegli articoli sono sicuramente scritti meglio dell’ultimo episodio di Supernatural.

Non che ci volesse molto, eh. Ho letto pagine scritte dal mio cane per sbaglio, mentre calpestava un foglio di carta rientrando da una corsa nel fango, che avevano più profondità e coerenza.

Spiegazioni serie sul perchè metà del fandom sta mettendo 1 su IMDB si possono trovare in questo articolo di BuzzFeed.

Qui vogliamo semplicemente riepilogare cosa ci ha insegnato questo episodio. Preziose lezioni di vita che porteremo nel cuore per sempre, e di cui ci ricorderemo la prossima volta che passeremo 15 anni a seguire un telefilm.

Ah, e ovviamente:

SPOILERS SUL FINALE DI SUPERNATURAL. NON LEGGETE SE NON L’AVETE VISTO.

O MEGLIO, SE NON L’AVETE VISTO NON GUARDATELO E LEGGETE PURE QUANTO SCRIVIAMO SOTTO, CHE TANTO E’ COMUNQUE FATTO MEGLIO.

Che cosa abbiamo imparato dall’ultimo episodio di Supernatural: un elenco in dieci punti

1. La sicurezza prima di tutto

Se ancora non hai redatto il tuo Documento di valutazione dei rischi, è meglio che corri a farlo. La salute innanzitutto!

Che poi magari gli operai che ti stanno sistemando il patibolo con cui ti impiccherai dopo la 15×20 lasciano chiodi arrugginiti in giro e non importa se hai sconfitto Dio una settimana prima: muori comunque male.

(e poi si sa che il maggior numero di incidenti domestici avviene in famiglia…)

2. Sull’importanza di vaccinarsi

Magari il documento di valutazione dei rischi l’hai già fatto. Bravo! Ma ti sei ricordato che la prevenzione deve essere a 360°?

La morte di Dean per un chiodo arrugginito che gli si infila nella schiena dovrebbe aver aperto a tutti gli antivax gli occhi sull’importanza di superare preconcetti e timori e correre anche loro ai ripari.

Infatti – riprendendo la frase del punto precedente – anche se hai sconfitto Dio una settimana prima, il tetano è sempre dietro l’angolo.

3. Impala, anche le auto vanno in Paradiso

…Ma i non eteronormativi ci mettono un attimo di più a raggiungerle.

That’s all.

4. La ricchezza muove i monti… e la narrativa

Sogni da sempre una piscina privata? O di acquistare un’isoletta solo per te? …ma restando una persona integra e tutta d’un pezzo?

Don’t worry, perchè una soluzione alla povertà c’è!

Crea una serie, aggiungici a caso 300 episodi, smuovi la comunità con un po’ di ben piazzato queerbaiting: ci guadagni qualche miliardino e non hai problemi con il mantenerti fedele a te stesso perchè tanto puoi sempre usare l’episodio finale per cancellare l’evoluzione della storia e dei personaggi nei 14 anni precedenti e attaccarci una conclusione che faccia tabula rasa di quanto è stato.

15×18

I know how you see yourself, Dean. You see yourself the same way our enemies see you. You’re destructive, and you’re angry, and you’re broken. You’re “daddy’s blunt instrument.”

15×19:

You know, with Chuck not writing our story anymore, we get to write our own.

15×20:

Dean muore in una caccia iniziata e mai conclusa dal padre 15 anni prima, sulla sua scrivania lascia una domanda di lavoro che stava compilando e al suo funerale non c’è un amico a pagarlo ma solamente Sam e un cane (bello il cane, eh, niente da dire).
Però gente, almeno ritrova l’Impala in Paradiso, che è stata l’unica costante degli ultimi 20 anni. A very happy ending.

5. La rappresentazione femminile che conta

E’ vero, è vero, negli articoli precedenti abbiamo sempre parlato di Destiel. Siamo un po’ di parte. Ma questo non esclude il fatto che la Saileen fosse la ship het (eterosessuale) della nostra vita ed Eileen uno dei più amati personaggi femminili di tutto il fandom.

Ma, in fondo, le donne, a che servono in questo mondo! La rappresentazione della non perfezione resa da questa bellissima ragazza sorda, nell’epoca dei social e di Chiara Ferragni… Quale concetto antiquato, sia mai nel 2020.

Meglio dare a Sam, come compagna di una vita, una tizia a caso di cui non capiamo neanche il colore dei capelli che avrebbe potuto potenzialmente essere ognuna di noi. Chissà, magari pensavano che ci identificassimo di più con il nulla. Self insert, yadda yadda.

Post completo qui

Però, gente, niente panico!

Che se volevate un bel personaggio femminile pieno di spessore e che vi riporti al cuore bei ricordi, ad un certo punto appare un’ignota tizia della prima stagione di cui nessuno si ricorda neanche il nome e la faccia ed è pure lei che indirettamente causa il casino che porta il tetano a Dean.

(Who the fuck was even that lady??)

6. Ali Express è sempre una buona soluzione

Clio ci ha fatto una carriera sopra, e Gollum ci stava per vincere un Oscar, ma perchè perdersi in dettagli come makeup ed effetti speciali quando puoi vincere facile comprando la miglior parrucca a due euro (spedizione gratuita) su Aliexpress?

7. Crea il tuo motto – distruggi il tuo motto

Non so come dirtelo, Dean, ma temo che quel saggio uomo non abbia visto il finale di stagione.

(ribadiamo, funerale + Sam + cane – che per la cronaca è sparito una scena dopo, perchè, dai, non era parente, che serve tenerlo).

8. Diritti civili e accettazione del diverso

Suvvia, siamo nel 2020, perchè perdere ancora ancora tempo a dire alla gente che è importante accettarsi e amarsi per chi si è, avere il coraggio di essere se stessi, che siamo tutti uguali e che è bello essere diversi? (x)

Dopo tutto, non è che abbiamo appena passato 4 anni a sentire Trump bannare i transessuali o che l’omosessualità sia ancora punita con la pena di morte in certi paesi.

…Ah, no, aspetta.

Se non vi strappa il cuore pensarci, non so che dire.

9. L’importanza dei dettagli e delle metafore profonde

Cosa dicevamo nell’incipit sulle nostre qualità di scrittori? Ricordatevene anche voi quando vi sentite troppo imbarazzati per pubblicare la vostra fanfiction.

Comunque vada, sarà un successo.

10. Recensisci sempre i tuoi prodotti

…perchè è francamente giusto che venga riconosciuto lo sforzo di chi ha passato 15 anni a creare una storia, svilupparne i personaggi, metterci il cuore e continuare a crederci.

Cosa? Ma no, non sto parlando degli autori della 15×20 e della CW, figuriamoci.

Sto parlando dei fan. E qui trovi il link a cui puoi mettere anche tu il tuo “1“.

Bonus speciale: ricorda che c’è sempre il fandom

Non è la prima volta che gli autori di una serie tradiscono speranze, affetto, devozione (e soldi) dei fan.

Non sarà neanche l’ultima, ma penso di poter dire con certezza che sarà raro ritrovare un caso come Supernatural nel futuro. Semplicemente perchè di telefilm che cambiano il corso della fan culture e la storia della televisione – per poi fare un passo indietro e ritirare tutto quanto fatto in 15 (!!!) stagioni – sarà davvero difficile vederne ancora.

Una cosa rimane, però, “qui, alla fine di ogni cosa”.

Il fandom.

Avete presente Cas, l’angelo che poi è sparito nel finale dopo aver salvato l’uomo che amava nonchè protagonista della serie, il quale è stato prontamente ucciso una settimana dopo? (Giusto perchè, vanifichiamo i sacrifici, vanifichiamo la storyline, che non gli lasciamo una briciola di gioia a questi fan)?

Parlando di cosa è vero in questo assurdo mondo creato da Chuck (Dio, metafora dell’ “Autore della Storia”), Castiel dice a Dean:

We are real

E sapete cosa? Noi fan davvero lo siamo – reali.

Delusi, con il cuore spezzato, ma veri e leali alle nostre storie, oggi e sempre.

Con la capacità di supportarci emotivamente a vicenda, di usare il sarcasmo per farci ridere e per fare una feroce critica all’inabilità di fare giustizia ai nostri sogni che gli Autori – quelli pagati profumatamente – dimostrano ogni sacrosanta volta.

E come ognisacrosanta volta, solo su di noi possiamo contare. Sulla famiglia non decisa dal sangue che abbiamo costruito in questi anni e che proprio in questo momento sta cercando di riportare un po’ di gioia alal comunità con le proprie fanfiction, le proprie fanart, i commenti di supporto anche fra fandom diversi.

Vi lasciamo con un ultimo post che dimostra quanto poco bastava agli autori per ringraziare i fan di questi anni e dar loro un’unghia – non un braccio – per farli sentire un po’ amati a loro volta.

Così non è stato (e certo non per merito degli attori, che hanno fatto del loro meglio) e chissà, magari un giorno nel futuro capiremo anche il perchè.

E’ stato un bel viaggio, Supernatural family. Ci si rivede tutti su AO3.


Agnese

Presidente, autrice. "The only way to be happy is to love. Unless you love, your life will flash by" The Tree of Life, 2011